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Charlie Hebdo, accerchiati i presunti killer

Accerchiati i presunti autori della strage al Charlie Hebdo. Sono due fratelli cresciuti a Gennevilliers, nella periferira parigina, già segnalati dai servizi antiterrorismo dopo un loro viaggio in Mali, più un altro nativo di Reims. Secondo il sito del magazine israeliano JSS News si tratterebbe di Said Kouachi, 34 anni, il fratello Cherif, 32, franco algerini ed Hamid Mourad, 19 anni. In azione proprio a Reims le teste di cuoio francesi.

La giornata di sangue

Due uomini incappucciati hanno compiuto un assalto questa mattina nella redazione parigina del giornale Charlie Hebdo. I due, completamenti vestiti di nero hanno fatto irruzione nella sede del giornale di Parigi e hanno aperto il fuoco usando dei mitra. Il bilancio della tragedia è di 12 morti, tra cui il direttore della testata e due poliziotti. Tra le persone decedute nella sparatoria ci sono 4 dei disegnatori della testata: Cabou, Charb, Tignous e Wolinski. I feriti sono 20, di cui 5 in gravi condizioni. Secondo le prime ricostruzioni, a dare l’allarme sarebbe stato un dipendente della testata, che contattando telefonicamente un suo amico gli avrebbe parlato di “un vero massacro”, dopo di che la comunicazione si è interrotta.

Alcuni testimoni hanno riferito che gli uomini, dopo essersi introdotti nella redazione di Charlie Hedbo, hanno urlato “Allah Akbar” e hanno aperto il fuoco sparando una trentina di colpi. Circa 15 minuti prima dell’attacco, il settimanale satirico aveva pubblicato sul suo profilo Twitter una vignetta su Abu bakr al-Baghdadi, l’auto proclamato califfo dello Stato Islamico. Dopo il massacro sono fuggiti a bordo di una Citroen nera rubata.

Il Presidente francese François Hollande – che ha convocato una riunione d’emergenza all’Eliseo – è andato sul posto della tragedia e ha denunciato l’accaduto come  ha denunciato l’assalto definendolo un “atto di eccezionale barbarie contro un giornale che è espressione di libertà e contro la polizia che la protegge”.

“Orrore e sgomento per l’assalto e vicinanza totale a Francois Hollande e Anne Hidalgo in questo momento terribile” è quanto ha espresso il premier italiano Matteo Renzi riferendosi all’assalto  avvenuto alla redazione di Charlie Hedbo. “Un atto terroristico di dimensioni pazzesche. Il governo italiano manifesta al popolo e al governo francese la sua vicinanza – ha dichiarato il ministro degli esteri Paolo Gentiloni – La cosa ancora più grave è che si rivolge verso una testata libera che è sempre stata una voce importante nel panorama informativa francese e che potrebbe inserirsi, anche se non ci sono ancora elementi di certezza, in un quadro di azioni terroristiche anche contro le vignette pubblicate da Charlie Hebdo in questi giorni. Il rischio è che quest’azione si inserisca in una matrice terroristica”.

 

 

 

 

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