Dopo 13 anni passati a “ronzargli” intorno, la sonda Cassini si prepara per dire addio al “signore degli anelli” del nostro sistema solare. Infatti, il prossimo 1 5 settembre, Cassini scenderà in picchiata nell’atmosfera di Saturno, vaporizzandosi. Si chiuderà così una delle missioni spaziali più entusiasmanti della storia dell’uomo. Quella che ci ha portato faccia a faccia con Saturno e i suoi satelliti, Titano ed Encelado.
Una fitta agenda di impegni per Cassini
Anche se si avvicina alla conclusione della sua missione, Cassini non smetterà di lavorare e la sua agenda è fitta di impegni. Il 9 settembre la sonda – che è frutto della collaborazione Nasa, Esa ed Agenzia spaziale italiana – effettuerà l’ultimo dei 22 voli tra il pianeta e gli anelli. Il 14, invece, è in programma l’ultimo servizio fotografico del sistema di Saturno. La picchiata verso il “signore degli anelli” del sistema solare inizierà il 15 settembre quando in Italia saranno le 10.37. L’entrata nell’atmosfera avverrà però tre ore dopo.
La missione Cassini
La missione spaziale Cassini-Huygens è stata lanciata il 15 ottobre 1997 con il compito di studiare Saturno, comprese le sue lune e i suoi anelli. La sonda è composta dall’orbiter Cassini – battezzata con il nome dell’astronomo Gian Domenico Cassini che scoprì la divisione negli anelli e quattro delle sue 62 lune – della Nasa e il lander Huygens – chiamato così in onore dell’astronomo olandese Christiaan Huygens che nel XVII secolo utilizzando il proprio telescopio scoprì Titano – dell’Esa.