CASAMONICA, FUNERALI SULLE NOTE DEL PADRINO

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Sei cavalli con pennacchio che trainano una antica carrozza funebre, una banda che intona prima
le note composte da Nino Rota per il film ‘Il Padrino’, poi la colonna sonora di “2001 odissea nello spazio” e la canzone Paradise, altra colonna sonora, ma del film ‘Laguna Blu’, che accompagnano l’uscita della bara e per finire petali di rose lanciati da un elicottero. E’ l’ultimo saluto nel popolare quartiere Tuscolano
della Capitale, davanti alla Chiesa di San Giovanni Bosco, al “celebre” Vittorio Casamonica.

Il 65enne, appartenente all’omonimo clan criminale, composto da nomadi che dagli anni ’70 si stabilirono a Roma, grazie anche alla collaborazione con la Banda della Magliana, ed ‘occuparono’ le zone sud-est della Capitale, per poi estendersi a Castelli Romani e sul litorale con i loro traffici di droga, estorsioni, usura e racket. Ma dal 2004 è emerso con una indagine della Dia che il clan dei Casamonica, nel tempo si è evoluto, affinando le capacita’ di gestire denaro e di farlo circolare dall’Italia all’estero e viceversa con metodi di alta finanza ed accumulando un patrimonio di oltre 200 milioni di euro. Ma mantenendo quel timbro matriarcale che da sempre distingue il clan, infatti, il riciclaggio dei capitali e il loro trasferimento dall’Italia al Principato di Monaco e viceversa, era quasi interamente gestito dalle donne della famiglia.

Il funerale stamani è cominciato con una colonna di auto collocate ai lati, con corone di fiori che, persone che si trovavano sui tetti delle auto, spogliavano lanciando i fiori, soprattutto rose, in strada. Una carrozza nera antica, con pesanti intarsi dorati, trainata da sei cavalli neri ha trasferito la bara, con sopra una immagine di padre Pio, davanti alla chiesa. Sulla facciata della parrocchia di San Giovanni Bosco ad attendere il defunto un grande striscione: “Hai conquistato Roma ora conquisterai il paradiso” ed accanto due manifesti con su scritto “Vittorio Casamonica re di Roma” che il suo ritratto a mezzo busto ed una corona in testa, il Colosseo e il cupolone sullo sfondo.  Una folla di persone ha voluto portargli l’ultimo saluto.

“Era una brava persona, corretto” hanno commentato alcuni conoscenti al termine della messa. Commozione all’uscita del feretro che è stato salutato da una “pioggia” di petali lanciati da un elicottero. Dopo la funzione, la bara è stata trasportata in una Rolls-Royce sempre con sottofondo musicale, tra le lacrime delle molte donne, tante vestite a lutto.

 

Edith Driscoll: