Attacco informatico a Washington: hacker sospettati di essere al soldo del governo russo sono entrati nella rete non classificata dei computer della Casa Bianca nelle ultime settimane, causando un blocco. L’intrusione, infatti, ha provocato l’interruzione di alcuni servizi mentre i tecnici dell’amministrazione lavoravano per risolvere il problema.
A diffondere la notizia dell’attacco è stato il Washington Post: secondo fonti della Casa Bianca, il sistema non ha subito danni e non ci sono prove che documenti classificati siano stati piratati. L’Fbi, il Secret Service e la Nsa stanno indagando: gli Stati Uniti, nel frattempo, hanno allertato gli alleati dell’intrusione. Il target scelto, la Casa Bianca, è infatti in linea con le recenti campagne di cyber attacchi sponsorizzate da governi. “Nel valutare le minacce recenti – ha spiegato un esponente della Casa Bianca al Washington Post – abbiamo identificato attività preoccupanti nella rete dell’executive office del presidente. Abbiamo immediatamente preso misure per allentare e fermare questa attività. Sfortunatamente il risultato è stata la distruzione temporanea di alcuni servizi regolari per gli utenti”.