Il ghiaccio marino artico non ĆØ mai stato cosƬ sottile e poco esteso, colpa del caldo registrato nei primi giorni di settembre che ha portato a uno scioglimento piĆ¹ veloce della calotta artica. A lanciare l’allarme ĆØ la Nasa – l’Agenzia spaziale americana -, che con i suoi satelliti ha osservato che la superficie attuale dei ghiacci ĆØ di soloĀ 4,14 milioni di chilometri quadrati, rispetto ai 12 milioni di circa 30 anni fa.
Una situazione giĆ conosciuta, ma che questi dati confermano e rendono ancora piĆ¹ urgente: il 2016, cosƬ, si piazzaĀ al secondo posto nella classifica degli anni caratterizzati dalle estensioni di ghiaccio marino piĆ¹ ridotte, alle spalle del 2012.
Nei primi dieci giorni di settembre i satelliti della Nasa hanno mostrato scioglimenti piĆ¹ rapidi del normale, con una perdita di superficie di ghiaccio marino pari a 34.100 chilometri quadrati al giorno (contro una media di 21 mila chilometri quadrati).Ā Questa perdita,Ā spiegano gli esperti dell’Agenzia spaziale americana, ĆØ particolarmente evidenteĀ nel mare dei Ciukci, situato tra l’omonima penisola e l’Alaska, un’area che ha risentito del passaggio di due intensi cicloni ad agosto.
Lo scioglimento dei ghiacci puĆ² essere considerato un fenomeno del tutto naturale, ma ĆØ la velocitĆ con cui si compie a preoccupare gli studiosi: le conseguenze di un ulteriore incremento dello scioglimento, infatti, potrebbero essere potenzialmente irreversibili. basti pensare che la produzione agricola del nord Europa dipende proprio dalla salute della calotta artica: un suo repentino scioglimento determinerebbe, per fare solo un esempio, una catastrofica diminuzione dei raccolti.