La California continua ad essere colpita da devastanti incendi. Nel nord dello Stato sono una quindicina i focolai che si sono diffusi su un area vastissima. Nella zona del Lower Lake, a Nord di San Francisco, il fuoco ha distrutto oltre 71 miglia quadrate di terreni riducendo in cenere 24 case e 26 altri edifici. Al momento il quadro di circa 5.000 abitazioni minacciate ha indotto le autorità a dare avviso di evacuazione per circa 12.000 persone, tenendo conto che diverse strade della contea sono chiuse e impraticabili. Un vigile del fuoco è rimasto ucciso mentre si batteva contro le fiamme nella Modoc National Forest. Novemila pompieri stanno operando per contrastare l’emergenza causata dal caldo, dal vento e dalla siccità che affligge la California da ormai quattro anni. Paradossalmente ad appiccare gli incendi sono stati in diversi casi dei fulmini, scaturiti da temporali con pochissima pioggia.
In altri casi c’è stata probabilmente anche la responsabilità umana, scrive il Los Angeles Times, aggiungendo ad esempio che giovedì nei pressi dell’entrata dello Yosemite Park è stata arrestata una donna sospettata di aver appiccato un incendio che da allora ha già distrutto oltre 800 mila metri quadrati di terreni. Il governatore dello stato, Jerry Brown, ha dichiarato lo stato d’emergenza, sottolineando che “la siccità e il gran caldo hanno trasformato la California in una polveriera”. “A causa delle condizioni causate dalla siccità, della vegetazione secca e del vento, si stanno verificando degli incendi che sono abnormi per questo periodo dell’anno”, ha affermato un capo divisione del Dipartimento delle foreste e della protezione dagli incendi, Nick Shulter.