“Buon Natale ai 4 zampe”: il vademecum dell’Enpa per feste “cruelty free”

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Con l’approssimarsi delle festività natalizie e di fine anno, l’Ente Nazionale Protezione Animali (Enpa) fornisce alcune indicazioni affinché uomini e animali vivano un Natale “cruelty free”, senza sofferenze per nessuno.

La prima regola d’oro da seguire – riporta l’Enpa sul proprio sito – è quella di avere la massima attenzione prima di donare cani, gatti o altri pet a Natale: molti infatti finiscono per essere abbandonati. Se proprio si vuole prendere con sé un animale, è indispensabile essere consapevoli che dovrà essere coccolato e accudito per tutta la vita. “Troppo spesso accade che, una volta esaurito l’entusiasmo iniziale per il nuovo amico, esso finisca per essere percepito come un peso e venga quindi abbandonato – spiega l’Enpa -. Invece, aprire la propria casa a un animale significa essere consapevoli che il pet ha bisogno delle nostre cure per sempre. Ricordiamo con l’occasione che l’abbandono è un reato”.

A chi volesse “fare il grande passo”, l’Enpa raccomanda di non acquistarlo in negozio, ma di rivolgersi ai canili e alle altre strutture di ricovero dove molti “trovatelli” attendono una famiglia che li adotti e li riempia di affetto. Da non dimenticare che in alcuni allevamenti dell’Est Europa, i cani, poi importati illegalmente in Italia a fini commerciali, vengono tenuti in condizioni molto precarie che ne determinano spesso la morte.

“E’ assolutamente da evitare – prosegue la Protezione Animali – l’acquisto di esemplari appartenenti a specie esotiche; animali sradicati dal proprio ambiente naturale e catapultati nel nostro, del tutto inadatto alle loro specifiche caratteristiche etologiche”. Proprio per questo si tratta di animali molto impegnativi, a rischio di abbandono quando il proprietario si rende conto di non poter più fare fronte alle loro esigenze. Purtroppo, in questi ultimi anni l’Enpa ha registrato un significativo incremento di tale fenomeno; un fenomeno che colpisce non soltanto le vittime dell’abbandono, ma anche i nostri ecosistemi dove si può manifestare una situazione competitiva tra specie autoctone e alloctone, con grave danno per entrambe.

Assolutamente “fuorilegge” gli oggetti realizzati maltrattando e uccidendo animali: pellicce e avorio anzitutto. Proprio per non infliggere dolore e sofferenza ad altri esseri senzienti, per il pranzo di Natale e il cenone di Capodanno – propone l’Enpa – potrebbere essere preferiti i piatti vegetariani o vegani. Sul web sono disponibili numerosissimi siti dedicati con “ricettari a portata di mouse per creare gustosissimi menù, salutari per gli animali, per il pianeta – gli allevamenti, infatti, attraverso l’emissione di climalteranti, sono i principali responsabili della febbre della Terra – e per l’uomo”.

Edith Driscoll: