BUON COMPLEANNO DON ORESTE BENZI: OGGI IL SERVO DI DIO COMPIREBBE 91 ANNI

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Lo si incontrava spesso di notte, sulle strade italiane della prostituzione, oppure a dire messa nella sua parrocchia, la Resurrezione. E’ don Oreste Benzi, sacerdote riminese fondatore dell’Associazione Comunità Papa Giovanni Xxiii. Don Oreste è salito al cielo la notte a cavallo tra i santi e i defunti, il 2 ottobre 2007. Oggi, se fosse ancora vivo, compirebbe 91 anni. La lunga tonaca scura e lisa – come usavano i parroci di campagna un tempo – il rosario perennemente in mano (lo recitava quattro volte al giorno) erano i tratti distintivi di quell’uomo dal grande sorriso gioioso. Gli “ultimi” occupavano il primo posto del suo cuore e della sua azione pastorale e al contempo sociale.

Una vocazione, la sua, che viene da lontano, da quando, all’età di 8 anni, la maestra chiese in case cosa volesse fare da grande e lui rispose prontamente: “il prete!”. Un’infanzia vissuta in campagna, settimo di nove figli, in una famiglia di San Clemente (paesino in provincia di Forlì) povera materialmente ma ricca di fede e rispetto per il prossimo.

All’età di 12 anni entra in seminario e viene ordinato sacerdote il 29 giugno 1949, a 24 euro. Nell’ottobre 1950 viene chiamato in seminario a Rimini come insegnante di religione e, al contempo, è nominato vice-assistente della Gioventù Italiana di Azione Cattolica di Rimini. È in questo periodo che matura in lui la convinzione dell’importanza di essere presenti ai giovani adolescenti, in particolare fra i 13 e i 15 anni, periodo in cui si formano i metri di misura definitivi dei valori di vita. Realizzò una serie di attività che favorissero un “incontro simpatico con Cristo” per coinvolgere i ragazzi ad avere incontri decisivi con Cristo attraverso i poveri e gli esclusi.

Nel 1968 la grande svolta: con un gruppo di giovani e con alcuni altri sacerdoti dà vita al primo soggiorno estivo per ragazzi disabili. Il soggiorno non è rimasto un episodio isolato e da questa attività al fianco di queste persone “speciali”, si fa risalire la nascita dell’Associazione Comunità Papa Giovanni Xxiii. Nello stesso anno diventa Parroco della Parrocchia “La Resurrezione” – in un quartiere della periferia di Rimini – che divenne la sua casa fino a un mese dalla morte, quando andò a vivere alla “Capanna di Betlemme”, una struttura di accoglienza per senza fossa dimora.

Dall’incontro con persone sole ed emarginate, Benzi matura l’idea della Casa-famiglia dove bambini e adulti emarginati crescono e vivono con un papà e una mamma. Il 3 luglio del 1973 viene così inaugurata la prima casa-famiglia dell’Associazione a Coriano (Rn), grazie dalla disponibilità a tempo pieno di alcuni giovani locali. In quegli anni la sua azione è volta a estendere il campo di azione della Comunità e a precisarne la natura e gli scopi. In particolare la Comunità, seguendo il suo stile, ha scelto, come caratteristica visibile, la “condivisione di vita con gli ultimi”, ossia andare oltre l’assistenza e lasciare che la presenza degli ultimi modifichi la propria vita, anche vivendo sotto lo stesso tetto, senza tenere per sé alcun privilegio.

Negli anni successivi l’associazione si espande in più di venti paesi nel mondo. Benzi, responsabile generale della Comunità Papa Giovanni XXIII, dedica tutto il resto della sua vita a quest’opera. Muore il 2 novembre 2007 alle 2.22 in seguito a un attacco cardiaco nella sua casa di Rimini, all’età di 82 anni. Papa Benedetto Xvi, nel telegramma di cordoglio, le descrive come “Un infaticabile apostolo della carità a favore degli ultimi e degli indifesi, capace di farsi carico di tanti gravi problemi sociali che affliggono il mondo contemporaneo”.

Oggi la Comunità dà da mangiare, ogni giorno, ad oltre 41 mila persone nel mondo, grazie a più di 500 realtà di condivisione tra case famiglia, mense per i poveri, centri di accoglienza, comunità terapeutiche, Capanne di Betlemme per i senzatetto, famiglie aperte e case di preghiera. La Comunità opera anche attraverso progetti di emergenza umanitaria e di cooperazione allo sviluppo, ed è presente nelle zone di conflitto con un proprio corpo nonviolento di pace, “Operazione Colomba”. Dal 2006 APG23 siede alle Nazioni Unite con lo Status di Consultative Special nell’Ecosoc (Consiglio Economico e Sociale delle Nazioni Unite), facendosi portavoce degli ultimi del mondo laddove i leader internazionali prendono le decisioni sulle sorti dell’umanità.

La causa di beatificazione di don Oreste è iniziata il 27 Settembre 2014. E’ servo di Dio dal 16 aprile dello stesso anno. Il 27 Ottobre 2012, al termine del convegno “Don Oreste Benzi, testimone e profeta per le sfide del nostro tempo”, parte la richiesta di avvio della causa di canonizzazione.

Milena Castigli: