Con una foto postata su Instagram che ritrae un team di piloti composte da sole donne (comandante Sharifah Czarena, dal primo ufficiale Sariana Nordin e dal primo ufficiale Dk Nadiah Pg Khashiem) con la scritta: “Primo trio femminile nella cabina di pilotaggio. Il comandante e i due ufficiali prima della partenza del volo BI081 dal Brunei a Jeddah, vi augurano un felice 32esimo National Day. Siamo una generazione con uno scopo, siamo il domani”.
Il volo è atterrato con il Boeing 787 Dreamliner all’aeroporto di Jeddah, in Arabia Saudita, uno Stato dove alle donne è vietato guidare. Anche se non esiste una legge scritta che imponga questo divieto, i religiosi islamici ritengono che una donna al volante possa minare i valori sociali. Gli equipaggi tutti al femminile all’interno delle cabine di pilotaggio degli aerei stanno diventando sempre più frequenti, così come le donne che guidano i treni. Diverse compagnie internazionali stanno ingaggiando donne piloti anche sui voli a lungo raggio. Secondo un’indagine della International Society of Women Airline Pilots (Iswap) nel 2015 erano circa 4 mila le signore pilota in tutto il mondo.
La Royal Brunei Airlines da tempo si è attivata per incoraggiare sempre più donne a intraprendere una carriera come piloti. Di recente ha anche introdotto un programma d’ingegneria aeromobile per entrambi i sessi. Il comandante, Sharifah Czarena, si è formata presso la Scuola di volo Cabair a Cranfield, nella contea di Bredforshire. Nel 2012 la donna è entrata nella storia dell’aviazione asiatica diventando il primo comandante donna di una compagnia di bandiera del sudest asiatico.
Al termine del 2013, Czarena è stata nominata primo pilota donna della Royal Brunei Airlines, volando a bordo di un Boeing 787 Dreamliner dall’aeroporto londinese di Heathrow, mentre il primo ufficiale Sariana Nordin ha volato con la compagnia aerea del sultanato nel 2006. In un’intervista, rilasciata al quotidiano Times of Brunei, Sharifah ha sottolineato “come per la gente sia strano vedere una donna al comando di un aereo, al posto di un uomo. Ma questo dimostra che le generazioni più giovani di donne possono realizzare i loro sogni”.