È successo tutto all’improvviso, oltre 200 metri di terreno sono sprofondati fragorosamente in mare. In pochi istanti un’automobile, un camper e diverse tende dei campeggiatori della Sunshine Coast, nel Queensland, sono stati inghiottiti dalla voragine. Fortunatamente non ci sono state vittime ma le autorità hanno fatto evacuare l’intera penisola di Inskip Point che, spiegano, “potrebbe affondare del tutto” e nella zona vige la massima allerta.
Sono ancora in corso le valutazioni geologiche per stabilirne le cause, ma un fenomeno molto simile avega già interessato la regione nel 2011. La voragine potrebbe essere legato all’eccessiva estrazione di acqua dal sottosuolo o a eventi sismici e geologici che avrebbero interessato l’area. Il “sinkhole”, come lo chiamano gli inglesi, si è aperto sabato sera producendo un enorme rombo che i presenti hanno paragonato ad un tuono.
“In quest’area le voragini appaiono in maniera regolare, ha a che vedere con il modo in cui i sedimenti si sono formati e come si muovono le correnti oceaniche – ha spiegato l’ingeniere geotecnico Allison Golsby alla ABC –. Un terremoto può generare un “sinkhole” da una cavità sotterranea preesistente ma deve avvenire lo stesso giorno, o comunque in un arco di tempo molto ravvicinato, in questo caso non vedo collegamenti”.