Attenzione all’energia “pulita”

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Leggo oggi l’articolo di Giulia Capozzi: “Vola il primo aereo a olio. E l’ambiente respira”. Bene, mi spiace dover osservare che ancora una volta ci si lasci imbrogliare da “aggiramenti” dei verdi. Il problema dell’inquinamento si può risolvere in un unico modo. Riducendo in modo drastico i motori a combustione. Non importa se a ciclo Otto piuttosto che ciclo Diesel o turbine a gas o a JP4. Il metano non inquina meno del gasolio o del JP4 a parità di energia ricavata. La combustione provocherà sempre del CO2.

La soluzione sta esclusivamente nel trovare forme di energia realmente “pulita” e possibilmente generata tramite trasformazioni che escludano la combustione con generazione di CO2. Un futuro pulito non può quindi passare attraverso energie ricavate da combustione. Viceversa sarebbe interessante analizzare perché mai in Italia non si cerchi realmente di utilizzare energie che sono gratuite e naturali quali l’energia geotermica. La domanda da farsi a mio giudizio è perché in Italia l’unica centrale geotermica è rimasta quella storica dei soffioni del Lardarello?

Tutto Il Paese, dalla Toscana in giù, ha una striscia di “vulcani” più o meno vicini alla superficie, più o meno attivi (l’isola di Capraia è l’unica vulcanica dell’arcipelago toscano. La prima eruzione, avvenuta circa nove milioni di anni fa in direzione Capo Corso, determinò la formazione di un’isola con una estensione doppia di quella attuale). Il Lazio conta 8 edifici vulcanici distinti, divisi in quattro complessi principali appartenenti alla provincia magmatica romana di cui fanno parte anche il vulcano di Roccamonfina, i Campi Flegrei e il Vesuvio. Scendendo e facendo tappa alle Isole Eolie, presto autonome da fonti fossili grazie al progetto Isole Verdi, lanciato da ENEL nel 2006 per lo sviluppo delle fonti rinnovabili e la geotermia, unico esempio di tentativo piuttosto timido di reintrodurre tale tecnologia.

L’alternativa per il volo, potrebbe essere quella delle fuel cells. nel 2009 ha volato lo skyspark, aereo alimentato da un particolare tipo di fuel cell, battendo il record dei 250 Kmh. Un interessante e facile articolo è quello presentato in rete da Elettronica IN al link http://www.elettronicain.it/Main/ScienzaTecno/contenuti/Fuel-Cell.pdf. La mia non è polemica, ma ho passato la mia vita di lavoratore e pagamento occupandomi di tecnologie e ora finalmente posso farlo senza dovermi far pagare, dedicandomi al volontariato.

 

Giovanni Caluri

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