Come già rilevato in altre occasioni, in questi ultimi tempi le diocesi di Paesi come l’Italia hanno visto aumentare, da parte di persone che si ritengono afflitte dal maligno, la richiesta di informazioni circa la presenza e l’attività sul territorio di esorcisti. Entrare in merito alle ragioni di questo fenomeno e all’effettiva necessità di un intervento esorcistico nei singoli casi, esula dall’oggetto di questa nota.
Ciò a cui, come Associazione Internazionale Esorcisti, chiediamo che si ponga attenzione è il concomitante aumento di “offerte di esorcismo” da parte di sedicenti esorcisti, che spesso si servono di Internet non solo per reclamizzare la loro “professione”, ma anche per esercitarla “a distanza”.
Occhio ai truffatori
In tutti questi casi, sia che si tratti di sedicenti esorcisti che operano per contatto diretto con le persone e i luoghi da “esorcizzare” (benedicendo, imponendo le mani, compiendo altri riti), sia che si tratti di sedicenti esorcisti che operano attraverso Internet (dando consigli e benedizioni per via telematica o inviando per posta o per corriere materiale “adatto” a scacciare spiriti e influenze maligne), si sappia con tutta certezza e senza eccezioni di avere a che fare con persone non autorizzate, false e truffatrici, che sfruttano il dolore e la credulità della gente, approfittandosi dell’ignoranza religiosa e della superficialità di cui, purtroppo, molti oggi sono vittime.
Come riconoscerli
I criteri per distinguere questi truffatori non fanno riferimento all’apparenza con cui si presentano, né a ciò che essi dichiarano. Spesso, infatti, ostentano volti sorridenti, modi pacati, ambiente saturo di immagini sacre o di raffigurazioni di angeli buoni, ecc.; come anche dicono di agire per disinteresse, di essere credenti in Dio, di essere buoni cristiani, di avere l’aiuto di spiriti buoni o anche di santi, ecc.
Rischi
I criteri per distinguere questi truffatori fanno invece riferimento all’assenza di gratuità con cui essi operano e all’assenza di un mandato ufficiale da parte della Chiesa per poter operare. Anzitutto circa l’assenza di gratuità, forse non subito, ma certamente più tardi, questi truffatori esigeranno del denaro. Se non come tariffa, almeno come offerta prima o poi ne arriverà la richiesta. Non è poi escluso, in alcuni casi, il rischio che queste persone cerchino di sfruttare, oltre che economicamente, anche sessualmente i loro clienti, con il pretesto che quel genere di atti serve a cacciare il male. La Chiesa Cattolica, nella sua dottrina, ha sempre insegnato che il ministero dell’esorcistato deve essere svolto gratuitamente e tra i criteri per discernere l’idoneità ad esercitare il ministero di esorcista ha sempre evidenziato quello di essere “alieno da ogni cupidigia di beni umani“. Inoltre la Chiesa Cattolica mette in guardia i suoi esorcisti dal dire o dal fare la minima cosa che possa generare un solo pensiero cattivo in sé e negli altri.
Senza mandato
Il criterio decisivo per riconoscere i malintenzionati e i truffatori, è comunque l’assenza di un mandato ufficiale da parte della Chiesa, ossia di una licenza speciale ed espressa da parte di un Vescovo diocesano. Tale mandato a esorcizzare, poi, è sempre riservato a un sacerdote. Nessuno, infatti, può presumere di dedicarsi a scacciare i demoni e a impedire la loro azione maligna straordinaria senza aver ricevuto una vocazione specifica e senza che questa vocazione sia riconosciuta e confermata dalla Chiesa. E nessuno può esercitare il compito di esorcista senza che Cristo, attraverso la sua Chiesa, gliene abbia dato il mandato.
Massima attenzione
Probabilmente queste affermazioni da alcuni non saranno capite (e forse verranno anche fraintese), in particolare da quei cattolici che, come direbbe Papa Francesco, hanno una fede in Cristo “all’acqua di rose”; ma come Associazione Internazionale Esorcisti non possiamo, per il bene di tutti, specie dei sofferenti, astenerci dal mettere in guardia uomini e donne dal cadere nelle mani di quei sedicenti esorcisti che, in realtà, non sono altro che truffatori.
Perché in tal caso il danno che ne verrebbe non sarebbe solo quello di perdere inutilmente del denaro, ma quello di compiere un atto di superstizione, che potrebbe aggravare il male, se già presente, oppure introdurlo.
Nota diramata dall’Associazione internazionale esorcisti, presieduta da Padre Francesco Bamonte