Nel grigio tetro della città di Baghdad nasce nel cuore dei giovani l’iniziativa “A Baghdad mancano i colori”: l’obiettivo è quello di cambiare l’aspetto della città dipingendo e colorando le barriere di cemento innalzate un po’ in tutte le strade per proteggere i luoghi governativi, le università, i luoghi di culto e i centri commerciali. E’ dal 2003, inizio della guerra civile, che esistono nella capitale questi prefabbricati senz’anima, tanto che la città è la prima nel mondo per numero di barriere di cemento.
Al quotidiano saudita Al Hayat, rilascia un’intervista uno dei promotori, Saqr Maen : “Sappiamo che non è possibile eliminare le barriere perché esistono oggettivi problemi di sicurezza, ma queste mura possono essere migliorate. I soggetti dei disegni sono stati scelti tra monumenti iracheni, ‘alshanashil’ (costruzioni tipiche irachene), palme e paesaggi. Pittureremo tutte le barriere, per nascondere quel colore pallido e tetro che porta diritto alla depressione.”
Non solo professionisti, ma anche giovani pittori dilettanti hanno aderito al progetto sperando di regalare “buon umore” e allegria oltre che colore a tutta la città. E’ iniziato tutto in un quartiere, e si sposterà in pochi giorni nelle altre aree della capitale Irachena: Saqr punta a coinvolgere anche il comune, fino ad abbellire le strade e gli edifici della capitale con cose semplici, di poco costo, per rendere più bella e vivibile la città partendo proprio dalla positività che trasmettono i colori sul grigio delle mura.