La voce degli ultimi

sabato 9 Novembre 2024
14.3 C
CittĆ  del Vaticano

La voce degli ultimi

sabato 9 Novembre 2024

Amnesty al governo delle Filippine: “Stop alla tortura”

ā€œTroppi agenti di polizia abusano del loro potere facendosi beffe del loro dovere di proteggere e servire i cittadini. Le leggi ci sono. Sta al governo applicarle, altrimenti rischierĆ  di porre la polizia al di sopra della leggeā€. Sono le dichiarazioni di Salil Shetty, segretario generale di Amnesty International che si trova a Manila per il lancio della campagna ā€œStop alla torturaā€ promossa da Amnesty International e voluta per fermare la tortura nelle Filippine. Lā€™organizzazione umanitaria attacca pesantemente il governo di Manila e chiede come mai, nonostante lā€™adozione di una legge contro le torture, avvenuta cinque anni fa, non abbia cambiato la situazione allā€™interno del paese. Scariche elettriche, finte esecuzioni, waterboarding (cioĆØ la simulazione dā€™annegamento), la semi-asfissia con buste di plastica, i pestaggi e gli stupri sono i metodi che ancora vengono usati per estorcere confessioni e denaro.

Come si legge nel rapporto reso pubblico oggi, spesso anche le forze dellā€™ordine usano il loro potere per ā€œauto considerarsiā€ al di sopra delle leggi e quindi non essere puniti. Ma le leggi i sono, solo che non vengono fatte rispettare. ā€œLe Filippine mostrano unā€™incoerenza: il paese ĆØ esemplarmente sollecito quando si tratta di firmare i trattati sui diritti umani ma senza esemplari condanne verso i torturatori questi impegni sui diritti umani rischiano di essere promesse vuote ā€“spiega la Shetty – Il governo filippino sta perdendo lā€™opportunitĆ  di diventare un esempio virtuoso di impegno per il rispetto dei diritti umani in Asiaā€.

Non ci sono solo parole nel rapporto di Amnesty, ma anche alcune testimonianze ā€“ raccolte nel 2009 quando fu introdotta la legge contro la tortura ā€“ di persone che vennero torturate dalla polizia. Alcune di esse allā€™epoca erano minorenni e raccontano che sotto la minaccia di armi da fuoco, si erano dovute prestare a un gioco chiamato ā€œla ruota della torturaā€. Ma il caso piĆ¹ eclatante ĆØ quello di Darius Evangelista. In un filmato realizzato con un telefonino, si vede che lā€™uomo viene arrestato, spogliato dei suoi vestiti e delle guardie, alcune delle quali in borghese e altre in divisa, gli legano una corda ai genitali per torturalo. La testa dellā€™uomo venne ritrovata poco tempo dopo, ma nessuna delle guardie che hanno partecipato allā€™atroce esecuzione vennero condannate.

La Commissione per i diritti umani nelle Filippine ĆØ stata istituita nel 2001 e sono circa 457 le denunce che sono arrivate presso i suoi uffici, ma per nessuna di queste ĆØ mai stata emessa una condanna. ā€œDopo cinque anni dallā€™introduzione della legge, dopo centinaia di denunce e zero condanne, ĆØ dolorosamente ovvio che la normativa contro la tortura non viene applicata. – conclude Shetty – Occorre uno sforzo congiunto per sradicare la tortura e la cultura dellā€™impunitĆ  che la perpetua, a partire da misure efficaci di prevenzione e, quando non bastino, procedere con indagini approfondite, condanne adeguate e meccanismi indipendenti di denuncia per assicurare che nessuno sia al di sopra della leggeā€.

ARTICOLI CORRELATI

AUTORE

ARTICOLI DI ALTRI AUTORI

Ricevi sempre le ultime notizie

Ricevi comodamente e senza costi tutte le ultime notizie direttamente nella tua casella email.

Stay Connected

Seguici sui nostri social !

Scrivi a In Terris

Per inviare un messaggio al direttore o scrivere un tuo articolo:

Decimo Anniversario