Si sono svolti ieri i ballottaggi delle amministrative in Slovenia. Le città che non hanno superato il rinnovo delle cariche al primo turno perché i candidati non hanno raggiunto il 50% dei voti erano Maribor, la seconda più grande del Paese dopo la capitale Lubiana, e Pirano, in cui vive parte della comunità italiana di Slovenia. Il primo turno si è svolto il 5 ottobre scorso, a cinque mesi dalle elezioni europee del 25 maggio e a quasi tre da quelle parlamentari del 13 luglio scorsi. Seguendo la tendenza delle ultime tornate elettorali, si è confermato il trend di un calo dell’affluenza ai seggi, pari solo al 45,23%, in forte diminuzione rispetto alle elezioni delle amministrative del 2010 che vedevano l’affluenza del 50,9% dei votanti, a testimonianza di una sempre maggiore disaffezione della cittadinanza slovena dalla politica attiva.
Dallo spoglio delle schede dei ballottaggi di ieri si evidenzia che, a Maribor, il sindaco uscente Andrej Fistravec è avviato verso una chiara riconferma. Dopo il conteggio del 61% dei voti, Fistravec si attesta al 75,6% di consensi, distanziando il suo avversario Franc Kangler, che è la vera sorpresa di queste elezioni. Kangler era stato costretto a dimettersi nel dicembre del 2012 a causa delle accuse di corruzione e clientelismo, per le quale è ancora indagato. Ciò nonostante è riuscito nell’impresa di arrivare al ballottaggio. Nel comune di Pirano, ex porto marittimo della Serenissima dove vive una piccola parte della comunità italiana, è arrivata la conferma per Peter Bossman, sindaco di colore, originario del Ghana, ma trasferitosi in Slovenia negli anni 70. Bossman fa di professione il medico e fino alla prima investitura a sindaco quattro anni fa lavorava all’ospedale di Pirano.