Ad un anno dal terremoto che colpì il Centro Italia, la città di Amatrice rende omaggio alla cagnetta Camilla, la border collie di otto anni che subito dopo la scossa ha iniziato a scavare tra le macerie per individuare le persone rimaste intrappolate. Per ricordare questo gesto, la comunità della piccola città della provincia di Rieti, si è riunita nel “Giardino degli Alberi” dove con una cerimonia è stato inaugurata una statua dedicata proprio a Camilla. Nel sisma dell’agosto del 2016, in tutto, persero la vita 281 tra uomini, donne e ragazzi. Oltre trecento furono i feriti.
Un’eroina venuta da lontano
In poco tempo è diventata la beniamina del posto, anche se veniva da Savona. L’idea di un monumento per Camilla è stata attuata dal sindaco Sergio Pirozzi sull’onda della commozione dell’intero paese quando è arrivata la notizia della morte del cane, avvenuta il primo giugno del 2017 (la border collie è precipitata in un fosso nelle campagne di Savona mentre svolgeva il suo lavoro di soccorritrice) che apparteneva al pompiere Nicola Ronga, di Savona. Anche lui era presente alla cerimonia. “Avrei preferito restare nell’anonimato e continuare a lavorare con il mio cane piuttosto che avere una statua che lo ricorda”, ha commentato commosso il vigile del fuoco.
Pirozzi: “Un monumento per tutti i cani da salvataggio”
La storia di Camilla ha fatto il giro del mondo in pochissimo tempo, rimbalzando da un social all’altro. “Il monumento – ha ricordato il sindaco di Amatrice – lo abbiamo voluto per onorare non solo Camilla, ma tutti i cani che da sempre aiutano l’uomo in queste missioni”. Presto questo monumento potrebbe diventare una tappa obbligata per molti turisti, un po’ come avviene in città come New York ed Edimburgo, celebri, tra le altre cose, per i monumenti a Balto e a Bobby.