Gli allarmi sulla sicurezza informatica si moltiplicano, ma mancano gli informatici specializzati nella cyber security. È quanto evidenzia Intel Security in collaborazione col Center for Strategic and International Studies (Csis). Il loro studio rivela che la carenza di personale esperto viene registrata in tutti i Paesi coinvolti nell’indagine: Stati Uniti, Francia, Germania, Regno Unito, Israele, Giappone, Messico e Australia. Di contro, la presenza di nuovi virus per smartphone e tablet – fino a poco tempo fa immuni a questo problema – ha raggiunto livelli record. L’assenza di talenti ad hoc con competenze altamente tecniche, espone al rischio “intrusione” aziende e governi nazionali.
Intervistando i responsabili informatici di diverse aziende, gli analisti hanno rilevato che il 76% di questi ritiene che i governi non investano abbastanza nella formazione di personale qualificato in sicurezza informatica. Dall’indagine emerge che solo negli Usa lo scorso anno sono rimaste vacanti oltre 200mila posizioni di lavoro nel settore della sicurezza informatica. Inoltre, nonostante un intervistato su quattro confermi che la propria azienda abbia subito un furto di dati rilevante a causa del gap di competenze in cyber security, non ci sono segni che questa carenza sia destinata a diminuire. Le competenze più richieste sono considerate quelle in aree come il rilevamento delle intrusioni, lo sviluppo di software sicuro e la mitigazione degli attacchi.