Esoterismo, occultismo, satanismo. Mondi strettamente legati tra di loro, interconnessi, avviluppati. E pericolosi, molto. L’azione del maligno è incessante, rivolta in special modo verso i giovani. Una presenza assidua, che trova un argine nell’altrettanto costante impegno degli esorcisti.
Centocinquanta di loro si sono riuniti a convegno nei giorni scorsi a Sacrofano, vicino Roma. Un appuntamento annuale necessario per confrontarsi, dialogare, analizzare… e pregare. Tra i temi trattati, “le porte d’ingresso del maligno”, il confronto tra rituali, la simbologia. Approfondimenti necessari all’esorcista per poter intervenire là dove realmente occorre. Sono state evidenziate – come riportato nel comunicato ufficiale di fine lavori – le gravi conseguenze dell’azione del demonio attraverso il vasto mondo delle sette, in aumento, specie tra le giovani generazioni; gli interventi pastorali volti a limitarne gli effetti; l’identità dell’esorcista, quale si evince dal magistero ecclesiale e dalle “Premesse generali” che accompagnano il rito dell’esorcismo; l’importanza di una pastorale di formazione, nelle diocesi, sulla Parola di Dio, i Sacramenti e la preghiera quali strumenti di Grazia Divina per combattere le tentazioni e allontanare l’azione diabolica dalla propria vita.
Ma chi è un esorcista? “E’ sempre e soltanto un sacerdote – spiega don Aldo Buonaiuto, che al convegno ha tenuto una lezione -; ha il mandato ufficiale del proprio vescovo e segue il rituale della Chiesa cattolica. Non può essere esorcista un laico, e neanche un prete che non abbia il mandato specifico. Per praticare deve attenersi rigorosamente alle norme descritte dalla Chiesa e seguire il rito degli esorcismi. Questi non si improvvisano e non rappresentano un atto magico, bensì un atto celebrativo che si vive nella fede. coloro che nella disperazione corrono ovunque, chiedendo l’esorcismo a chiunque, sbagliano…”
All’assise sono intervenuti, tra gli altri, S.Em. Rev.ma il Cardinale Agostino Vallini, vicario di Sua Santità, per la diocesi di Roma, il vicegerente, S.E. Mons. Filippo Iannone e S.E. Mons. Giovanni D’Ercole, vescovo di Ascoli Piceno.
Papa Francesco, attraverso il Segretario di Stato, Cardinale Pietro Parolin, ha fatto pervenire all’Associazione “un cordiale saluto accompagnato dall’auspicio che il significativo incontro accresca la dedizione pastorale verso quanti sono particolarmente provati dallo spirito del male”.
Padre Francesco Bamonte, presidente dell’Associazione Internazionale Esorcisti, durante la sua omelia ha ricordato: “Per attingere copiosamente ai meriti di Gesù Cristo, ognuno di noi, come Maria e per mezzo di Maria, deve offrire Gesù all’Eterno Padre e, nel medesimo tempo, unirsi al sacrificio di Gesù. In tal modo, nella Santa Messa, il sacrificio di Cristo diventa anche il nostro sacrificio personale offerto a Dio”.
Gli esorcisti operano su coloro che sono vittime del mysterium iniquitatis. “Quando in un determinato luogo o in alcune cose si sente un disturbo interiore profondo dovuto a una presenza – spiega ancora don Aldo – questa può essere un’infestazione diabolica; invece il disturbo, anche fisico, che va e viene sulla persona, è definito come vessazione diabolica; quando il tormento è continuo, incontrollato, si chiama possessione e ossessione; infine se una persona cerca l’intervento del diavolo, votandosi al demonio – per il raggiungimento di un obiettivo – anche con quello che viene definito patto di sangue, si parla di soggezione diabolica”.
Uno degli argomenti più spinosi è stato quello della fragilità degli adolescenti, spesso adescati dalle sette tramite anche le nuove tecnologie… “Le sette occulte – chiarisce ancora don Aldo – sono la pancia del leone ruggente, e dunque terribili perché spietate, senza scrupoli e fortemente motivate a celebrare l’annullamento della persona, esaltando il male e la maledizione in tutte le sue forme, fino a compiacersi della morte”.
Parole terribili, purtroppo avvalorate da tanti fatti di cronaca apparentemente inspiegabili ad una prima valutazione per poi rivelarsi drammaticamente chiari alla luce di queste esperienze.
“Le vere sette – conclude don Aldo Buonaiuto – cioè quelle lobby che gestiscono il potere di satana, sono misteriose, e quindi subdole, ambigue, velate proprio come lo sono le società segrete. I simboli, i riti, gli ordini, i sacrifici, il sangue, il pugnale, il teschio, il mantello, il cappuccio e i guanti, il candelabro, il calice e se possibile le ostie consacrate, sono parte viva delle loro riunioni. Si cercano utilizzando internet, che permette il contatto istantaneo, si danno appuntamento quasi sempre di notte, tra le 2 e le 4. Poi praticano quei riti che aprono le porte del male colpendo i ragazzi che, pensando a un gioco, alle maschere, si trovano al centro di questi inganni”.
Una tendenza in aumento, un pericolo sempre più evidente. Eppure, come spesso accade, ciò che più abbiamo sotto gli occhi, meno lo vediamo: cartoni animati per bambini pieni di teschi e mostri, film per adolescenti intrisi di sangue, trasmissione televisive dove la trasgressione è la normalità. Tutto, appunto, diventa normale, e così facendo non spaventa più. Si arriva a mettere in dubbio l’esistenza stessa del demonio, facendogli così il più grande favore: eliminare ogni ostacolo tra lui e le sue prossime vittime.