ALLARME DELL’ARPA: CON IL CALDO PROLIFERA L’ALGA TOSSICA IN PUGLIA

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Torna il caldo, e in molte località marittime della Puglia torna l’allarme per le alte concentrazioni di “alga tossica” che, tuttavia, anche se denominata così, spiega il direttore dell’ARPA (Agenzia regionale per l’ambiente) Giorgio Assennato, “non crea preoccupazioni particolari alla nostra salute”. L’Arpa compie un monitoraggio costante della presenza dell’alga nella fascia d’acqua più vicina alla costa, dove i turisti fanno il bagno. Nell’ultimo report ha riferito di otto località (nelle provincie di Bari, Brindisi e Lecce) in cui la concentrazione del microorganismo supera il limite (30.000 cellule/litro) oltre il quale scatta il “bollino rosso”.

Spiega Nicola Ungaro, l’esperto dell’Arpa che si occupa dell’alga: “È sui fondali e sulle coste rocciose che questa microalga si concentra. Ma essendo un fenomeno di natura esplosiva, non è escluso che nel prossimo campionamento l’alga si rintracci anche in altre località”. Non è con il contatto con la pelle che si scatenato i sintomi. I problemi non sorgono facendo il bagno, ma quando, in presenza di mare mosso, la tossina viene nebulizzata nell’aria e quindi inalata. “È inalandola che si possono avere sintomi parainfluenzali, congiuntiviti, mal di gola e anche un po’ di febbre. Ma tutto passa nell’arco di 24-48 ore”.

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