Alcune precisazioni sul tema dei vaccini

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Leggo quanto scritto da Valentina Chiaraluce e se alcune cose sono condivisibili, altre non lo sono affatto.

“Tutti i vaccini contengono metalli pesanti come mercurio, alluminio e anche formaldeide; alcuni sono coltivati su embrioni umani o sul rene di scimmia”. 

In Italia il mercurio non entra nella composizione dei vaccini da almeno 10 anni. Se i problemi dei vaccini venivano dal mercurio, perché dovrebbero ripresentarsi pari pari con l’alluminio? E se invece ci sono problemi con l’alluminio, perché ci si lamentava del mercurio? L’alluminio è presente in dosi massicce in vendutissime pastiglie contro l’acidità di stomaco, non risulta che chi soffre di gastrite intasi i Pronto Soccorso intossicato dall’alluminio. La formaldeide è presente solo in alcuni vaccini ed in tracce, non certo in quantità rischiose. I rischi di cancro li corre chi è esposto per lavoro a forti quantità di formaldeide. Non sono informato se e su cosa vengano coltivati, ma mi pare che se c’entrassero gli embrioni umani il problema sarebbe etico e non di salute.

“Io mamma porto mio figlio sano a soli 3 mesi di vita a fare la vaccinazione con esavalente, ma che rischio ha effettivamente un bambino di quell’età di ammalarsi di epatite o tetano?”.

Se io sapessi quando vado a sbattere con l’auto la cintura la metterei solo in quell’occasione. Così per i vaccini, si inizia presto perché non si sa se e quando si correrà il rischio di ammalarsi. Inoltre alcuni vaccini per essere pienamente efficaci e dare copertura per tutta la vita richiedono dei richiami.

“A mia nipote di 12 anni, a due mesi dall’iniezione di antiepatite B, è stato diagnosticato il diabete mellito”.

Qui in effetti lo Stato secondo me potrebbe fare di meglio rispetto a quanto fa. Capire cosa è causato dal vaccino e cosa no è difficile. Il diabete arrivato due mesi dopo, probabilmente non c’entra col vaccino. Se una certa percentuale di persone si ritrovasse diabetica dopo qualche tempo dalla vaccinazione allora il discorso cambierebbe. Tuttavia lo Stato potrebbe essere più largo di manica e risarcire anche i casi dubbi di danni da vaccino. In questa maniera la gente si sentirebbe più tutelata e si vaccinerebbe più volentieri. La sensazione delle persone altrimenti è che loro corrano i rischi e dei vantaggi godano gli altri.

“E poi quante volte venivano ritirati dal commercio alcuni lotti di vaccini, ma spesso molte fiale di quello stock erano già state inoculate”.

Questo purtroppo capita con tutti i farmaci. Come farmacista sono informato dei ritiri e non mi risultano tutti questi ritiri di vaccini. Nella maggior parte dei casi i ritiri sono precauzionali, nel caso di rischi seri al giorno d’oggi scatta un’allerta che porta a bloccare i lotti dei farmaci coinvolti nel giro di uno o due giorni.

“Perché il personale che effettua le iniezioni deve aver fatto un corso di pronto soccorso?”.

Per il rischio delle allergie. Un conto è assumere un medicinale per bocca (ma anche il cibo può causare allergie) e un conto è iniettarlo: la reazione allergica sarà molto più rapida e pericolosa. Ma questo vale per tutto quanto si inietta, le allergie non sono quasi mai prevedibili.

“Il consenso informato serio non c’è mai stato”.

Su questo lo Stato forse potrebbe fare di meglio, certo non potrà mai dare per buone le cose che scrivono certi siti.

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