Al via, come ogni anno in tutto il mondo, laĀ Settimana internazionale del DisarmoĀ delle Nazioni Unite, che si conclude il 30 del mese. Lāiniziativa intende richiamare l’attenzione di tutti i Paesi del mondo sullāimpegno per contrastare il crescente pericolo della corsa alle armi. Dal 1995, lāAssemblea generale dell’Onu ha invitato la societĆ civile ad essere parte attiva di questa ricorrenza. Per questo motivo, anche laĀ Rete Italiana per il DisarmoĀ (organismo diĀ coordinamento di cui fanno parte oltre venti organizzazioni non governative) rilancia in questi giorni, Ā comeĀ ogni anno, iniziative e campagne.
Pur nella diversitĆ di obiettivi specifici e temi particolari, le campagne di comunicazione dei diversi Stati convergono sulla medesima finalitĆ : contribuire a costruire la Pace. Per raggiungere questo obiettivo comune, la Rete agisce per rendere concreto un percorso condiviso di azione per far crescere una diffusa cultura della non-violenza e del disarmo.
Tra le iniziative di particolare rilevanza per il nostro Paese promosse dalla Rete si segnala āUnāaltra difesa ĆØ possibileā –Ā che ha portato alla consegna delle firme per lāistituzione di un Dipartimento per la Difesa civile non armata e nonviolenta presso il ministero della Difesa italiano – e la campagna per il monitoraggio dellāesportazione di armamenti e di armi comuni. LāItalia, infatti, ĆØĀ tra i primi otto Stati al mondoĀ per esportazioni di attrezzature militari ed ĆØ addirittura alĀ primo posto nellāexport di armi di piccolo taglio.
La Settimana internazionale del Disarmo ĆØ stata istituitaĀ nel 1978, con una sessione speciale dellāAssemblea generale. La data d’inizio ĆØ il 24 ottobre,Ā anniversario della fondazione dell’Organizzazione delle Nazioni Unite. La scelta di questa data ĆØ, quindi, altamente significativa: l’alleanza tra le nazioni ĆØ la base fondamentale per la realizzazione di qualsiasi sforzo per l’armonia e la pace tra i popoli, per la quale ĆØ essenziale la rinuncia alla guerra come strumento di soluzione dei conflitti e alle armi.Ā