ABOLIZIONE DELLA SCHIAVITU’, UNA GIORNATA PER RICORDARE

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Istituita nel 1997 su iniziativa dell’Unesco, la Giornata Internazionale per la Commemorazione della Tratta degli Schiavi e della sua Abolizione, è un’occasione per riflettere sulle cause storiche, la pratica e gli effetti della schiavitù e della tratta degli schiavi che per più di quattro secoli ha riguardato milioni di uomini, donne e bambini sradicati dalle proprie case, comprati e venduti come beni a buon mercato.

La scelta della data del 23 agosto non è affatto casuale e fa riferimento alla rivolta di Santo Domingo avvenuta nella notte tra il 22 e il 23 agosto 1791 e guidata dal generale nero Toussaint Louvertoure. L’insurrezione diede il via al processo di abolizione della tratta transatlantica.

“Il crimine della schiavitù ha creato legami irreversibili tra i popoli e i continenti e ricorda a tutto il mondo che i destini di ciascuno sono connessi, perché le proprie storie e identità sono state realizzate tra i mari o addirittura in altri continenti – ha dichiarato lo scorso anno il Direttore generale dell’Unesco, Irina Bokova -. Insegnando, comunicando e trasmettendo questa storia, possiamo rinforzare i diritti e la dignità delle persone di discendenza africana e, insieme, lottare contro ogni forma di razzismo e discriminazione”.

L’Agenzia Onu da 21 anni porta avanti il progetto “La Rotta dello schiavo”, un’inziativa che mira a promuovere il dialogo interculturale e a creare conoscenza sul tema della schiavitù.  Esistono molte altre ricorrenze incentrate sulla memoria della schiavitù e del traffico di esseri umani, tra le quali ricordiamo: la Giornata internazionale di commemorazione delle vittime della schiavitù e della tratta transatlantica degli schiavi (25 marzo) e la Giornata internazionale per l’abolizione della schiavitù (2 dicembre).

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