Forse rimarranno solo un ricordo le abbuffate compulsive, infatti sembra stia arrivando un farmaco che potrebbe contrastare quello che è proprio un vero e proprio disturbo dell’alimentazione, il binge eating. Si tratta di una sostanza già in uso per l’iperattività (ADHD), che si è dimostrata efficace su pazienti adulti con il disturbo alimentare, in grado di limitare le cadute nell’abbuffata irrefrenabile. La ricerca è stata condotta su 5000 pazienti da Susan McElroy del Linder Center of HOPE a Mason e pubblicata sulla rivista Jama Psychiatry. I soggetti sono stati trattati per alcuni mesi con placebo o con lisdexamfetamina (principio attivo del farmaco) e sembra che questa sostanza è efficace nel ridurre o addirittura eliminare il disturbo.
Come spiega lo scienziato Graziano Pinna, il binge eating, colpisce tra l’1,2 e l’1,5% della popolazione, specialmente le donne. Nel disturbo vi è una forte componente legata allo stress, cioè riguarda in particolar modo vittime di stress traumatici o ansiosi cronici. Bisogna però considerare che quello sperimentato, sebbene sia utile nel binge eating, ADHD e anche nella depressione, è un farmaco che come le altre anfetamine ha una lunga serie di effetti collaterali, in Usa è addirittura contrassegnato come sostanza d’abuso. Prosegue Pinna: “Inoltre rimane da determinate se questo farmaco abbia veramente un’azione terapeutica, cioè se a cura finita il disturbo non torni”.