Torna a Roma, dal 21 al 25 aprile, il “Villaggio per la Terra”, cinque giornate dedicate alla tutela dell’ambiente e del Pianeta, quest’anno all’insegna del dialogo interculturale. La manifestazione, organizzata dal Movimento dei Focolari e dall’Associazione Earth Day Italia, in collaborazione con il Ministero dell’Ambiente, in programma sulla maestosa terrazza del Pincio e al Galoppatoio di Villa Borghese, prevede decine di tavole rotonde e focus su economia, educazione, scienza, arte, salute e sport, rapporti tra le religioni, nonché testimonianze di impegno per la pace. Tra gli eventi più attesi, quello di sabato 22 aprile, dove in serata si svolgerà il “Concerto per la terra”.
L’importanza di riaffermare la pace
E’ il secondo anni consecutivo che i Focolari e l’associazione Earth Day Italia si uniscono per la realizzazione dell’evento. Donato Falmi, uno dei responsabili del Movimento dei Focolari di Roma, ai microfoni di Radio Vaticana, spiega così questo connubio: “Sulla base dell’esperienza dell’anno scorso che è stata un po’ una sorpresa, sia per ‘Earth Day’ che per i Movimenti Focolari: la sorpresa è stata di avere, comunque nella differenza delle nostre due associazioni, obiettivi molto simili, alla fine: l’obiettivo di far riscoprire alle persone il positivo, anche il positivo dei rapporti con l’ambiente che ci circonda. E quest’anno abbiamo aggiunto un obiettivo che ci sembra indispensabile in questo momento storico, quello di contribuire a riaffermare l’importanza della pace. La pace anche come la strada migliore per il rispetto della nostra terra. Quello dei conflitti ci sembra un tema particolarmente importante. I conflitti non vanno evitati, ma affrontati per quello che sono, con realismo e con il coraggio di sapere che paradossalmente, proprio attraverso il conflitto si riesce a ottenere quell’armonia e quelle soluzioni che cerchiamo. Naturalmente, il conflitto va affrontato con l’atteggiamento del dialogo, di ascolto, di valorizzazione di tutto il positivo che c’è nell’altro. Non a caso pensiamo che se c’è una ‘legge’ in questo Villaggio, sia proprio quella che comunemente chiamiamo ‘la regola d’oro’, di fare all’altro quello che vorremmo fosse fatto a noi ed evitare di fare agli altri quello che non vorremmo fosse fatto a noi”.
La visita di Papa Francesco
Lo scorso anno, Papa Francesco, intervenendo proprio a questo evento, aveva lanciato un invito: “Trasformate i deserti in foreste”. Ad un anno di distanza, “questa espressione ci sembra che abbia colto nel segno delle intenzioni che stanno alla base anche di questo evento e che stanno alla base anche del nostro agire – prosegue Falmi -. Abbiamo cercato di proseguire anche quest’anno e gli abbiamo mandato una breve lettera di saluto e anche una di conferma che non siamo rimasti fermi, siamo andati avanti sul fronte ad esempio della legalità e sul fronte dell’impegno nei confronti dell’azzardo; ma siamo andati avanti anche per sostenere persone – soprattutto minori – che vivono in disagio, e altro ancora. Proprio per cercare di dare un contenuto vero alla parola ‘pace’, perché la pace non sia soltanto un desiderio, ma qualcosa che riguarda la vita sociale di tutti i giorni. Senza dimenticare anche eventi catastrofici che ci hanno riguardato nei mesi scorsi, come il terremoto nelle province tra Lazio, Marche e Abbruzzo, creando proprio uno spazio più specifico che sia anche significativo della collaborazione che è iniziata con loro, per poter riprendere l’attività produttiva e per poter continuare anche la commercializzazione dei prodotti”.