La strage di bologna, compiuta nella mattinata del 2 agosto del 1980 alla stazione ferroviaria di Bologna, è considerato il più grave atto terroristico mai avvenuto in italia nel secondo dopoguerra. Molti lo indicano come uno degli ultimi atti della “strategia della tensione”. La magistratura individuò come esecutori materiali alcuni militanti di estrema destra, appartenenti ai Nuclei Armati Rivoluzionari. I mandati della strage sono tutt’ora sconosciuti; tuttavia furono riscontrati dei collegamenti con la criminalità organizzata e i servizi segreti.
Il bilancio fu 85 vittime e oltre 200 feriti. Le indagino, da subito seguirono la pista neofascista, e fu solo dopo un lungo iter giudiziario (e molti depistaggi) che la sentenza del 1995 condannò Giuseppe Valeio Fioravanti e Francesca Mambro “come appartenenti alla banda armata che ha organizzato e realizzato l’attentato di Bologna e per aver fatto parte del gruppo che sicuramente quell’atto aveva organizzato”. Nel 2007 si aggiunse anche la condanna di Luigi Ciavardini che all’epoca dei fatti era minorenne.
Il 2 agosto è considerata la giornata in memoria di tutte le stragi, e la città di Bologna organizza il “Concorso Internazionale di Composizione 2 Agosto” con un concerto in Piazza Maggiore. Nell’ala distrutta della stazione, per ricordare questo tragico evento, è stato creato uno squarcio nella muratura. Nella sala d’aspetto è stato mantenuto il pavimento originale. La parete ricostruita presenta l’intonaco esterno liscio e non “bugnato” come tutto il resto del fabbricato, in modo che sia immediatamente riconoscibile e più visibile. È stato mantenuto intatto uno degli orologi nel piazzale antistante la stazione, quello che si fermò alle 10:25. Il 24 settembre del 2010, sul binario 1 della stazione è stata posta una targa commemorativa con la quale l’Unesco dichiara la Strage di Bologna parte dei “Patrimoni per una Cultura della Pace”.