Il 31 agosto del 1997 avvenne il tragico incidente che provocò la morte della principessa del Galles Lady Diana. Andò a sbattere contro il 13° pilastro della galleria Pont de l’Alma a Parigi la Mercedes guidata dall’autista Henri Paul dove Lady D viaggiava insieme al suo compagno Dodi al-Fayed. Il solo a sopravvivere all’incidente fu la guardia del corpo Trevor Rees-Jones, l’unico a bordo ad avere allacciata la propria cintura di sicurezza. La principessa venne soccorsa e sottratta alle lamiere ancora in vita ma morì due ore dopo in ospedale a causa di lesioni interne.
Dopo il suo fidanzamento col principe di Galles ed erede al trono britannico nel 1981, Lady Diana Spencer è diventata un icona mondiale, famosa per le sue opere di beneficenza, la sua eleganza ed il suo carisma e per gli scandali del suo matrimonio con il Principe carlo. “Eravamo in tre in questo matrimonio, un po’ troppo affollato.” Si espresse alla stampa Lady D dopo il suo divorzio, riferendosi alla relazione inizialmente clandestina tra Carlo e Camilla Parker Bowles.
Nel 1999 il Time ha inserito Diana trai le 100 figure più importanti del XX secolo. La donna amata in tutto il mondo diede il suo supporto ad oltre 100 associazioni umanitarie, combattendo per le cause più disparate accanto a personaggi come Nelson Mandela, il XIV Dalai Lama e madre Teresa di Calcutta. Quest’ultima ebbe un ruolo importante nella vita della principessa, le due si incontrarono molte volte e Lady D la considerava una vera e propria guida spirituale.
In occasione del funerale pubblico il 6 settembre 1997 all’abbazia di Westminster, si riversarono per le strade di Londra in lacrime 3 milioni di cittadini britannici. Trasmesso in diretta mondiale fu uno degli eventi televisivi più visti della storia, con oltre 2 miliardi di spettatori. Triste la storia di Diana che morì giovane a soli 36 anni e soffrì di depressione, arrivata all’autolesionismo, durante il suo matrimonio con Carlo.
Diversa invece la figura che descrive Tina Brown, nella sua biografia del 2007 “Lady Diana Chronicles” dove parla di Diana come una donna inquieta ed esigente, ossessionata dalla sua immagine pubblica. La scrittrice la definisce come: “dispettosa, manipolativa e nevrotica”, asserendo che Lady D avrebbe sposato Carlo solo per il suo potere e che iniziò la relazione con Al-Fayed al solo scopo di scatenare l’ira della famiglia reale.