Che altro mai, o Signore, richiedi con tanta insistenza al reo e misero peccatore, se non che si penta e si umili per le sue colpe? Nella vera contrizione e umiliazione del cuore nasce la speranza del perdono, si rasserena e s’acquieta la coscienza turbata, si ritrova la grazi perduta, s’assicura l’uomo dall’ira futura; e s’incontrano insieme in un santo bacio Dio e l’anima penitente.
L’umile contrizione dei peccati, o Signore, è a te un sacrificio accettevole, che nel tuo cospetto spira un odore più soave che il profumo dell’incenso. Essa è pure quel grato unguento che volesti sparso sui tuoi sacri piedi, poiché mai disprezzasti un cuor contrito e umiliato.
Quivi è il luogo del rifugio dalla faccia dell’irato nemico, quivi si emenda e si lava ciò che altrove di vizioso si è contratto, e ciò che è stato insozzato.
RISOLUZIONI: Risolvi di pentirti spesso e di umiliarti di cuore per i peccati commessi.
Tratto da un’antica edizione del 1800 dell’Imitazione di Cristo