Per tutte le volte che mi va bene, o Signore, rendo grazie a te da cui tutto deriva, E io, vanità e nulla dinanzi a te, uomo incostante e infermo, di che posso gloriarmi, e perché desidero di essere stimato? Forse per il mio nulla? Ma e anche questa è una vanissima cosa.
La vana gloria è davvero una cattiva peste, grandissima vanità; perché ritrae dalla vera gloria, e spoglia della grazia celeste, giacché quando l’uomo piace a sé, dispiace a te; quando ambisce lodi umane, è privo delle vere virtù.
Ma è vera e santa esultanza gloriarsi in te e non in sé, rallegrarsi nel tuo nome, non nella propria virtù, né prendersi diletto in alcuna creatura se non per riguardo a te.
RISOLUZIONI: Risolvi di riferire a Dio tutto quello che hai, e di non compiacerti mai in te, né in veruna creatura se non per amore di Dio.
Tratto da un’antica edizione del 1800 dell’Imitazione di Cristo
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