Signore, è cosa da uomo perfetto il non rilassarsi mai nel tendere alle cose celesti, e passare quasi incurante tra le molte cure del secolo, non a modo insensato, ma per una certa prerogativa della mente libera, senza attaccarsi a nessuna creatura con affetto disordinato. O pietosissimo mio Dio, preservami, ti prego dalle sollecitudini di questa vita, perché non ci rimanga troppo implicato; dalle molte necessità del corpo, affinché non sia preso dalla voluttà; da tutti gli ostacoli dell’anima, perché affranto dalle molestie non mi perda di coraggio. Né dico [solo] che tu mi preservi da quelle cose che la mondana vanità ambisce con tutto l’ardore, ma anche da quelle miserie che per la maledizione comune a tutti i mortali, aggravano e ritardano l’anima del tuo servo dal potere entrare nella libertà dello spirito, quando lo voglia.
RISOLUZIONI: Risolvi di non immischiarti nelle cure del secolo, e di passare in mezzo ad esse con santa indifferenza.
Tratto da un’antica edizione del 1800 dell’Imitazione di Cristo