Tu, o Signore di tutte le cose, che nulla hai bisogno, e volesti per mezzo del tuo Sacramento abitare in noi, conserva il cuore mio e il mio corpo immacolato, affinché con lieta e monda coscienza io possa frequentemente celebrare i tuoi misteri, e a mia eterna salute ricevere quello che tu hai ordinato e istituito principalmente in tuo onore e perpetua memoria.
Rallegrati, anima mia, e rendi grazie a Dio per sì nobile dono e singolare conforto a te da lui lasciato in questa valle di lacrime: ché quante volte tu rinnovi questo mistero e ricevi il Corpo di Cristo, altrettante tu fai opera della tua redenzione, e divieni partecipe di tutti i meriti di Cristo.
La carità di Cristo mai non scema, e la grandezza della propiziazione non viene mai meno. Pertanto a questa [opera salutare] ti devi disporre con spirito sempre nuovo, e con attenta considerazione devi pensare al gran mistero di salute. Quando celebri o ascolti la Messa, ti deve sembrare così grande, nuova e gioconda cosa, come se Cristo, scendendo per la prima volta nell’utero della Vergine, si fosse fatto uomo in quel giorno medesimo e pendendo in croce, patisse e morisse per la salute degli uomini.
RISOLUZIONI: Risolvi di continuamente disporti e prepararti, per mezzo di atti di volontà, riflessioni e specialmente di preghiere ad assistere, come si conviene, ai divini misteri e a ricevere devotamente Gesù sacramento.
Tratto da un’antica edizione del 1800 dell’Imitazione di Cristo