Spesso impedisce [la Comunione] la troppa preoccupazione di avere la devozione, e una certa ansietà di fare la confessione. Regolati secondo il consiglio dei sapienti, e deponi l’ansietà e lo scrupolo che è d’impedimento alla grazia e distrugge la devozione della mente. Per un leggero turbamento o per tedio non tralasciare la santa Comunione, ma vai a confessarti quanto prima, e ben volentieri perdona agli altri tutte le offese. Che se poi tu hai offese qualcuno chiedi umilmente perdono, e Dio volentieri ti perdonerà.
A che giova ritardar tanto tempo la confessione, o differire la santa Comunine? Purificati quanto prima, butta fuori senza indugio il veleno, fai presto a prendere il rimedio, e ti sentirai meglio che col ritardare a lungo. Se oggi lasci di prenderlo per questo o quel motivo, domani forse ne sopravverrà un altro maggiore; e così potresti esser distolto per lungo tempo dalla santa Comunione e divenire maggiormente indisposto.
Scuoti al più presto che puoi cotesto malumore e pigrizia, perché a nulla giova lo stare lungamente irrequieto, e tirare innanzi lungo tempo turbato, e per i quotidiani impedimenti tenerti lontano dai divini misteri. Anzi nuoce moltissimo differire a lungo la Comunione; suole infatti un tale indugio indurre a gran torpore.
RISOLUZIONI: Risolvi di non differire la santa Comunione per le ordinarie e giornaliere difficoltà; e quando le difficoltà sono maggiori del solito prendi consiglio da persone sapienti.
Tratto da un’antica edizione del 1800 dell’Imitazione di Cristo