La natura mira alle cose temporali, gode dei guadagni terreni, s’attrista delle perdite, s’impermalisce per una parolina offensiva; ma la grazia mira alle cose eterne, non s’attacca alle temporali, né si turba per la perdita di esse, né s’inasprisce per dure parole perché ha riposto il suo tesoro e il suo gaudio in cielo ove nulla perisce.
La natura è cupida, e volentieri riceve piuttosto che dare, ed ama i suoi propri e particolari beni. La grazia invece è benigna e cortese con tutti; evita le cose particolari, si contenta di poco, trova maggior soddisfazione nel dare che nel ricevere.
La natura è propensa alle creature, alla propria carne, alle vanità e agli svaghi. Ma la grazia porta a Dio e alle virtù, rinuncia alle creature, fugge il mondo, odia i desideri della carne, raffrena i divagamenti, arrossisce di apparire in pubblico.
RISOLUZIONI: Risolvi di scoprir bene i movimenti della natura e della grazia, e di seguire questa fedelmente.