Venite a me voi tutti che soffrite e siete aggravati, io vi ristorerò, dice il Signore. Il pane che io darò è la mia carne per la salute del mondo. Prendete e mangiate, questo è il mio corpo che sarà dato per voi; fate questo in memoria di me. Chi mangia la mia carne e beve il mio sangue rimane in me e io in lui. Le parole che io vi ho detto sono spirito e vita.
Queste parole sono tue, o Cristo, verità eterna, sebbene non proferite in un medesimo tempo, né scritte in uno stesso luogo. Perché dunque sono tue vere, debbo riceverle tutte con riconoscenza e fede. Sono tue e le dicesti proprio tu, e sono anche mie perché le dicesti per la mia salute.
Volentieri le ricevo dalla tua bocca affinché restino impresse più profondamente nel mio cuore. Parole di tanta benignità, piene di dolcezza e di amore mi danno coraggio; ma mi sgomentano i miei peccati, e l’impura coscienza mi ritrae dal ricevere sì altri misteri. La dolcezza delle tue parole mi spinge a venire, ma la moltitudine dei miei difetti per il suo peso mi ritiene.
RISOLUZIONI: Risolvi di meditare spesso, specialmente in preparazione della S. Comunione, le parole di Gesù sopra riferite.
Tratto da un’antica edizione del 1800 dell’Imitazione di Cristo