Com’è grande e onorifico l’ufficio dei Sacerdoti, ai quali è concesso di consacrare con sante parole il Signore della maestà, di benedire colle labbra, di tenerlo nelle mani, di riceverlo nella propria bocca e di distribuirlo agli altri! Oh come devono essere monde quelle mani, come pura la bocca, come santo il corpo, come immacolato il cuore del sacerdote nel quale entra tante volte l’Autore della purità.
Dalla bocca del sacerdote che riceve sì spesso il Corpo di Cristo non deve uscire parola che non sia santa, onesta e fruttuosa. I suoi occhi che sogliono fissarsi nel Corpo di Cristo devono esser semplici e pudichi; le sue mani che soglion toccare il Creatore del cielo e della terra devon esser pure ed elevate verso il cielo.
Nella legge è detto specialmente ai Sacerdoti: Siate santi perché io sono santo, il Signore Dio vostro.
Tratto da un’antica edizione del 1800 dell’Imitazione di Cristo