La natura gode dei molti amici e congiunti, si vanta della patria illustre e del nobile lignaggio; fa buon viso ai potenti, accarezza i ricchi, plaude agli eguali. Ma la grazia ama anche i nemici, non si gloria del gran numero di amici, nè dà importanza al luogo o alla condizione dei natali ove non sia maggiore la virtù; favorisce più il povero che il ricco, più compatisce l’innocente che il potente; si rallegra col verace e non col bugiardo; esorta i buoni ad aspirar sempre a doni migliori e rendersi simili al figlio di Dio nelle virtù.
La natura facilmente si lagna di quel che le manca o le arreca molestia. La grazia al contrario sopporta con fermezza le privazioni. La natura rivolge tutto a sé, per sé combatte e di sé va sempre in cerca. Ma la grazia ordina tutto a Dio da cui ogni cosa deriva come da fonte; non si attribuisce alcun bene, né presume con arroganza, non contrasta, né preferisce il suo parere all’altrui; ma in ogni suo pensare e giudicare si rimette all’eterna sapienza, e al divino giudizio.
RISOLUZIONI: Risolvi di seguire i movimenti della grazia; e specialmente quelli di ordinare tutto a Dio e di non attribuire a te nessun bene.
Tratto da un’antica edizione del 1800 dell’Imitazione di Cristo
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