Consola (o Signore) il mio esilio, mitiga il mio dolore, perché a te sospire ogni mio desiderio, essendo per me un peso tutto quello che il mondo offre a sollazzo. Io bramo di goderti intimamente, ma non mi è possibile averti. Anelo ad unirmi alla celesti cose, ma mi tengono giù basso le cose temporali e le immortificate passioni. Colla mente voglio sovrastare a tutte le cose, ma della carne, contro la mia voglia sono forzato a star loro soggetto. Così io uomo infelice sto lottando dentro di me, e sono divenuto, grave a me stesso, poiché lo spirito tende in alto, e la carne cerca di stare in basso.
RISOLUZIONI: Risolvi di segnalare a tendere energicamente in alto collo spirito verso le cose celesti, e di sopportare con pazienza e rassegnazione le contrarietà che vengono dalla carne.