La voce degli ultimi

giovedì, Marzo 20, 2025
11.8 C
Città del Vaticano
La voce degli ultimi
giovedì Marzo 20 2025

Occidente-Oriente: il modello di Ignazio Silone

La testimonianza di Kader Abdolah, scrittore iraniano costretto all'esilio dal regime di Teheran

modello
Foto di fatemeh momtaz su Unsplash
“Il mio primo libro italiano è stato di Ignazio Silone”, afferma Kader Abdolah, scrittore iraniano costretto all’esilio dal regime di Teheran. Ignazio Silone, pseudonimo di Secondo Tranquilli, è stato scrittore, politico e uno degli intellettuali italiani più conosciuti e letti in Europa e nel mondo. Il suo romanzo più celebre è Fontamara. Durante l’infanzia una tragedia segna la sua vita. La perdita del padre e di cinque fratelli durante il terribile terremoto che scosse la Marsica nel 1915. Rimasto orfano interrompe gli studi liceali e si dedica all’attività politica, iniziando la lotta contro la guerra e appoggiando il movimento operaio rivoluzionario. Prende parte alle proteste contro l’entrata in guerra dell’Italia nella prima guerra mondiale e per questo viene processato. A Roma, finita la guerra, entra a far parte della Gioventù socialista, opponendosi al fascismo. Nel frattempo diventa direttore del giornale romano «L’avanguardia» e redattore del giornale triestino “Il Lavoratore”. Per le persecuzioni fasciste, è costretto a vivere nella clandestinità, collaborando con Antonio Gramsci. Decide di abbandonare l’ideologia comunista perché non condivide più la politica di Stalin. Per questo motivo cessa quasi tutte le sue amicizie. Dirige poi “l’Avanti!”, fonda “Europa Socialista” e tenta la fusione delle forze socialiste con l’istituzione di un nuovo partito. Ottenute solo delusioni, abbandona la politica per dedicarsi ai suoi scritti. Si definiva  “un cristiano senza chiesa e un socialista senza partito”.
modello
Foto di Ed Robertson su Unsplash

Modello di dialogo

Intanto Pordenone ha vissuto il primo grande evento culturale dell’anno dopo la storica proclamazione a Capitale italiana della cultura 2027. Un riconoscimento che porta anche il segno del Dedica Festival, manifestazione divenuta negli anni un punto di riferimento per il panorama letterario internazionale. La 31esima edizione ha preso il via con un protagonista d’eccezione: Kader Abdolah. Lo scrittore iraniano di nascita e olandese d’adozione è simbolo della libertà di espressione e del dialogo tra culture. Per l’inaugurazione il critico Alessandro Zaccuri ha dialogato con Kader Abdolah mentre il sindaco Alberto Parigi ha consegnato allo scrittore il “Sigillo della Città”. L’autore iraniano naturalizzato olandese è arrivato a Pordenone accompagnato dalla famiglia. E’ stato tra i primi a inviare un messaggio di felicitazioni per la proclamazione della città a Capitale italiana della cultura 2027, definendo il riconoscimento una vera e propria “vittoria“. Spiega Kader Abdolah: “La mia prima esperienza in Italia è avvenuta attraverso un libro. Avevo circa diciassette anni e ho trovato un volume a casa di mio zio, un uomo religioso che non leggeva altri libri se non i suoi testi sacri. Era ‘Pane e vino’ di Ignazio Silone. Poi, all’improvviso, il cinema italiano. E un giorno, un editore italiano, una grande donna (Emilia Lodigiani di Iperborea), mi ha ‘trovato’. Mi ha raccontato che stava camminando verso Santiago de Compostela e, stanca, si è seduta su un marciapiede. Ha chiuso gli occhi, ha dormito un po’. Quando li ha riaperti, ha visto un libro nella vetrina di una libreria con uno strano nome di scrittore: Kader Abdolah”.
modello
Foto di Olivia Snow su Unsplash

Mani da stringere

Sull’esperienza  a Dedica, lo scrittore aggiunge: “La risposta migliore è stringere la mano a chi mi ha invitato a Pordonone e ai lettori delle mie opere. E ammirare la città, la lingua e la cultura”.  L’eco di Dedica Festival supera i confini cittadini. La manifestazione attira in città anche una folta rappresentanza accademica dalle università di Udine, Venezia, Lubiana e Klagenfurt, Roma, Bologna e Trieste. Oltre alla presenza dell’addetto culturale dell’ambasciata olandese in Italia e dell’intero staff della casa editrice Iperborea. In prima fila, riferisce Adnkronos, anche i gruppi di lettura di diverse biblioteche della provincia. Il festival, dopo un fitto programma di anteprime in tutta la regione, ha già preso il via con le attività nelle scuole. Sono partiti i laboratori di “0432” nelle classi primarie e secondarie di primo grado di Pordenone, coinvolgendo un migliaio di studenti. In parallelo, le letture hanno raggiunto anche l’istituto comprensivo di Aviano. Alle scuole superiori, sei istituti della provincia hanno visto la partecipazione di circa 700 ragazzi che hanno prodotto ben 180 elaborati tra recensioni, video, podcast e giochi ispirati alle opere di Abdolah. C’è molta curiosità attorno alla spilla con il corvo, immagine simbolo dell’edizione 2025 del festival. Un omaggio a “Il corvo”, uno dei libri più celebri di Abdolah, e alla cultura persiana, dove l’animale rappresenta un messaggero.
temi
Foto di Marisa Sias da Pixabay

Programma

Il festival 2025 propone un programma ricco e variegato. Undici appuntamenti tra incontri, spettacoli teatrali, cinema e mostre per esplorare il tema dell’esilio, della memoria e dell’identità. Tra i momenti clou, la presenza del pianista Ramin Bahrami, che chiuderà il festival sabato 22 marzo al Teatro Verdi, e la mostra fotografica “Eyewitness: Iran” del premio World Press Photo Manoocher Deghati, che è stata inaugurata domenica scorsa. Da segnalare anche la prima presentazione italiana della nuova edizione de “Il messaggero. Vita di Muhammad il Profeta” (Iperborea). Due intense letture teatrali, “Scrittura cuneiforme” con la regia di Gabriele Vacis e “Il corvo” con Giuseppe Cederna hanno esplorato i temi cari a Abdolah. Spazio anche al documentario “Getting older is wonderful”. Con la partecipazione del regista Fabrizio Polpettini e dello stesso scrittore, e al dibattito geopolitico “L’enigma persiano” con Francesco Strazzari e Cristiano Riva.

ARTICOLI CORRELATI

AUTORE

ARTICOLI DI ALTRI AUTORI

Ricevi sempre le ultime notizie

Ricevi comodamente e senza costi tutte le ultime notizie direttamente nella tua casella email.

Stay Connected

Seguici sui nostri social !

Scrivi a In Terris

Per inviare un messaggio al direttore o scrivere un tuo articolo:

Decimo Anniversario