Il welfare, inteso come sistema di supporto sociale e sanitario, è un elemento fondamentale per la costruzione di una società equa e inclusiva. Tuttavia, le sfide demografiche ed economiche che caratterizzano l’attuale panorama sociale pongono nuove problematiche, in particolare per quanto riguarda la gestione delle fragilità emergenti, come quelle legate alla crescente popolazione anziana e alla necessità di un’assistenza domiciliare adeguata. Affinché il welfare diventi più solidale, è necessario rivedere e potenziare le politiche esistenti, focalizzandosi su un approccio più inclusivo, accessibile e mirato. In primo luogo, è essenziale un rafforzamento dei servizi di assistenza domiciliare, che permettano agli anziani di continuare a vivere nel proprio ambiente familiare in modo dignitoso e sicuro. L’assistenza domiciliare deve essere estesa e personalizzata, non solo per rispondere alle necessità sanitarie di base, ma anche per offrire un supporto psicologico e sociale. A questo proposito, la formazione del personale sanitario e assistenziale, come gli assistenti di cura, è cruciale: operatori adeguatamente formati possono non solo migliorare la qualità dei servizi, ma anche ridurre il rischio di abbandono, garantendo così una maggiore umanità nell’approccio assistenziale.
Un altro aspetto fondamentale riguarda la promozione della solidarietà intergenerazionale. Le politiche di welfare devono incentivare la creazione di reti di supporto tra le diverse generazioni, valorizzando l’interscambio di esperienze e competenze. In tal senso, è importante sviluppare programmi che coinvolgano i giovani in attività di volontariato o di supporto agli anziani, non solo per rispondere a una necessità pratica, ma anche per favorire la creazione di legami sociali che possano contrastare l’isolamento che spesso colpisce le persone anziane. Le politiche pubbliche devono inoltre favorire l’accesso equo ai servizi di assistenza per tutti, indipendentemente dalla condizione economica. In questo senso, è importante che il welfare garantisca una distribuzione equa delle risorse, evitando disuguaglianze nell’accesso ai servizi, soprattutto per le categorie più vulnerabili. L’introduzione di misure di sostegno economico specifiche per le famiglie che si occupano di assistenza agli anziani, come sgravi fiscali o contributi diretti, può rappresentare un utile strumento per alleggerire il carico finanziario che spesso grava su di esse.
Inoltre, la digitalizzazione può giocare un ruolo chiave nel miglioramento dei servizi di assistenza domiciliare. Tecnologie come la telemedicina e i dispositivi di monitoraggio remoto possono infatti consentire di offrire un supporto continuo e tempestivo, riducendo la necessità di spostamenti e migliorando la qualità della cura. Tuttavia, è fondamentale garantire che tali tecnologie siano accessibili a tutti, anche a chi ha scarsa familiarità con l’uso di strumenti digitali. Pertanto, un sistema di welfare più solidale verso le fragilità emergenti richiede un approccio che integri politiche di assistenza domiciliare più inclusive, favorendo la formazione del personale, il coinvolgimento delle diverse generazioni, l’accesso equo ai servizi e l’innovazione tecnologica. Solo così si potrà garantire un futuro più giusto e dignitoso per le persone anziane e a tutti coloro che si trovano in condizioni di fragilità. Noi di Acli Colf, come sempre, siamo pronti a dare il nostro contributo nella formazione del personale operante nell’assistenza domiciliare partendo dai principi del cristianesimo sociale e dell’amore oblativo che orientano la nostra organizzazione perché, nessuno può essere lasciato solo.