La voce degli ultimi

martedì 25 Febbraio 2025
11.4 C
Città del Vaticano

La voce degli ultimi

martedì 25 Febbraio 2025

Diaconi in una Chiesa sinodale e missionaria: per essere testimoni di speranza

Un incontro di condivisione e di ascolto reciproco sul ministero del diaconato nell’orizzonte della sinodalità e missionarietà. Interris ha intervistato S.E. Mons. Andrès Gabriel Ferrada Moreira, Segretario del Dicastero per il Clero e la teologa Prof.ssa Serena Noceti

Si è svolto all’Auditorium della Conciliazione l’Incontro Internazionale dal titolo “Diaconi in una Chiesa sinodale e missionaria: per essere testimoni di speranza”, attraverso cui è stato offerto uno spazio di riflessione e condivisione per i Vescovi, i Delegati e Referenti delle Conferenze Episcopali e delle Diocesi, così come per i Diaconi e le loro Spose, al fine di approfondire il ruolo e la missione del diaconato permanente nella Chiesa di oggi.
E’ stata un’occasione di ascolto reciproco sul ministero del diaconato nell’orizzonte della sinodalità e missionarietà.

La testimonianza dell’Amore di Dio

Nei saluti iniziali il Cardinale Lazzaro You Heung Sik, Prefetto del Dicastero per il Clero, ha sottolineato la presenza della famiglia nella vita del diacono . “Siete la testimonianza dell’Amore di Dio con la vostra missione e i membri della vostra comunità – ha detto il cardinale – e il dono dei ministeri dei Diaconi diventa sempre più necessario”. Un dono quindi che si può portare avanti con la grazia di Dio e aiutandoci tra noi. “Il diaconato – ha aggiunto il Prefetto del Dicastero per il Clero – è un Ministero giovane e un rinnovamento della Chiesa, un dono essenziale per la missione della chiesa”.

Dedizione e servizio

Un diacono prima di tutto è un cristiano – ha detto S.E. Mons. Andrès Gabriel Ferrada Moreira, Segretario del Dicastero per il Clero – ed essere testimoni di speranza significa vivere la propria fede, perché scaturisce dal Battesimo, ma anche dal servizio, per fare crescere la famiglia di Dio, una speranza già realizzata in Cristo. Cristo conta su di noi per continuare la sua opera e noi dobbiamo lasciarci guidare dal suo spirito per portare il suo amore, anche attraverso la vita familiare, il lavoro, la professione la dedizione alla parola, al servizio, ala carità e alla liturgia”

Diaconi, prigionieri di speranza

La teologa Prof.ssa Serena Noceti ha sottolineato come il servizio diaconale possa essere sempre più segno di speranza per il popolo di Dio. “Papa Francesco fin dall’inizio del suo pontificato – ha detto – ha sollecitato la Chiesa a una riforma sinodale e missionaria. I diaconi ne sono i primi protagonisti con tutto il popolo di Dio. I diaconi sono i prigionieri della speranza; aiutano la chiesa a ricollocarsi nella vita quotidiana, custodiscono la parola della speranza e raccolgono le voci e le attese di speranza. Il documento finale del sinodo presenta i diaconi come coloro che collegano il Vangelo con la verità dei rapporti nell’amore, in particolare per i più poveri. I diaconi cercano di formare una famiglia all’interno della comunità ecclesiale per il loro servizio concreto, specialmente per gli emarginati”.

Alcuni diaconi presenti all’incontro, prima dell’inizio dei lavori (foto: Francesco Vitale)

Il documento finale del sinodo sulla sinodalità

Servi dei misteri di Dio e della Chiesa, i Diaconi sono ordinati «non per il sacerdozio, ma per il ministero» (LG 29). Lo esercitano nel servizio della carità, nell’annuncio e nella liturgia, mostrando in ogni contesto sociale ed ecclesiale in cui sono presenti la relazione tra Vangelo annunciato e vita vissuta nell’amore, e promuovendo nella Chiesa intera una coscienza e uno stile di servizio verso tutti, specialmente i più poveri. Le funzioni dei Diaconi sono molteplici, come mostrano la Tradizione, la preghiera liturgica e la prassi pastorale. Esse andranno specificate in risposta ai bisogni di ogni Chiesa locale, in particolare per risvegliare e sostenere l’attenzione di tutti nei confronti dei più poveri, nel quadro di una Chiesa sinodale missionaria e misericordiosa. Il ministero diaconale rimane ancora sconosciuto a molti Cristiani, anche perché, pur essendo stato ripristinato dal Vaticano II nella Chiesa latina come grado proprio e permanente (cfr. LG 29), non è stato ancora accolto in tutte le aree geografiche. L’insegnamento del Concilio andrà ulteriormente approfondito, anche sulla base di una verifica delle molteplici esperienze in atto, ma offre già solide motivazioni alle Chiese locali per non tardare nel promuovere il diaconato permanente in modo più generoso, riconoscendo in questo ministero un prezioso fattore di maturazione di una Chiesa serva alla sequela del Signore Gesù che si è fatto servo di tutti. Questo approfondimento potrà aiutare anche a comprendere meglio il significato dell’Ordinazione diaconale di coloro che diventeranno Presbiteri.

ARTICOLI CORRELATI

AUTORE

ARTICOLI DI ALTRI AUTORI

Ricevi sempre le ultime notizie

Ricevi comodamente e senza costi tutte le ultime notizie direttamente nella tua casella email.

Stay Connected

Seguici sui nostri social !

Scrivi a In Terris

Per inviare un messaggio al direttore o scrivere un tuo articolo:

Decimo Anniversario