“Siamo tutti con Lei per salvaguardare il più importante giacimento di amore, di speranza e di vita”. Con queste parole P. Enzo Fortunato, Presidente del Pontificio Comitato per la Giornata Mondiale dei Bambini, ha dato il benvenuto al Santo Padre Francesco in apertura del Summit Internazionale per i Diritti dei Bambini che si è svolto nella Sala Clementina del Palazzo Apostolico in Vaticano.
Un incontro che vuole costruire una piattaforma capace di affrontare le questioni più urgenti riguardanti i diritti dei più piccoli, promuovendo al contempo la collaborazione internazionale per un futuro più sicuro e equo per i bambini di tutto il mondo.
L’importanza di ascoltarsi
“San Francesco ci ricorda – ha detto P. Fortunato nei saluti iniziali – di essere noi stessi il cambiamento che vogliamo vedere nel mondo, partiamo da queste piccole gocce, per diventare sotto la sua guida un mare che spazza via l’iniquità che vuole sfruttare, abusare, distruggere le vite dei piccoli. Oggi la parola protagonista di questo incontro è ascoltarsi, solo dall’ascolto può partire una decisione coraggiosa e forte per il bene e i diritti dei bambini. In vista della Seconda Giornata Mondiale dei Bambini – che Papa Francesco ha indetto per settembre 2026 – riconosciamo che ora è, più che mai, essenziale ascoltare le voci dei bambini: “no” alla fame, alle diseguaglianze, alla violenza, alle guerre e alla devastazione di Nostra Madre Terra”
Il Messaggio dei Bambini per il Papa
E proprio i Bambini sono stati i protagonisti di questo Summit Mondiale. Il Papa infatti ha dato il benvenuto a 10 bambini provenienti dai diversi continenti e ricevuto da loro un messaggio. Nel messaggio i Bambini hanno chiesto “un Mondo più giusto, senza divisioni tra i popoli, tra ricchi e poveri, tra giovani e anziani. Un Mondo che sia anche più pulito, in cui l’inquinamento non distrugge le foreste, sporca il mare e uccide tanti animali, abbiamo capito che è più importante salvare la Terra che avere tanti soldi. Vorremmo un Mondo per tutti, nessuno escluso!”.
In una Parola hanno chiesto la Pace. “Insieme a te – hanno scritto nel loro messaggio – vogliamo ripulire il Mondo dalle cose brutte, colorarlo con l’amicizia e il rispetto, e aiutarti a costruire un futuro bello per tutti! “Insieme a te vogliamo ripulire il Mondo dalle cose brutte, colorarlo con l’amicizia e il rispetto, e aiutarti a costruire un futuro bello per tutti!”.
Una scuola di Pace e di Amicizia
Quegli stessi bambini sono poi usciti per un attimo nel cortile di San Damaso, all’esterno del Palazzo Apostolico e hanno lasciato una loro testimonianza di questo incontro e abbraccio con il Papa.
Una vera e propria scuola di pace: “È una scuola dove imparare la pace – ha detto una bambina emozionata – imparare ad andare a visitare gli anziani, a non rimanere da soli, a ridere con loro, tanto, e si può fare anche la domenica”. E poi l’importanza dell’amicizia- “L’amicizia è per me – ha detto un’altra ragazzina – una persona che viene con te, aiuta, ti aiuta. Perché la guerra non lo vogliamo, vogliamo sempre la pace”.