“Non dobbiamo dimenticare che i bambini israeliani e palestinesi non hanno nulla a che fare con lo scontro tra grandi. Sono soltanto vittime innocenti dell’odio di chi non si rende conto di quanto male si fa colpendo la popolazione civile”. Lo ha detto Antonio Tajani, Vice Presidente del Consiglio e Ministro degli Affari Esteri, intervenendo al Summit Mondiale sui diritti dei bambini nel panel dedicato ai diritti dei Bambini nel mondo moderno. Tajani ha inoltre sottolineato alcuni problemi che riguardano l’infanzia come ad esempio la breve aspettativa di vita in Africa e ha confermato il suo impegno per attuare lo Ius Scholae in Italia e gli sforzi del governo per combattere la denatalità in Italia
Non dimenticare i bambini palestinesi e israeliani uccisi
Il Vice Presidente del Consiglio e Ministro degli Affari Esteri, Antonio Tajani ha partecipato al Summit Mondiale dei diritti dei Bambini in corso in Vaticano. Il suo intervento nel corso del primo panel dedicato ai diritti dei Bambini nel mondo moderno.
«L’Italia continuerà a fare il suo dovere in Medio Oriente e presto il governo farà arrivare in Italia una trentina di bambini malati di tumore, segnalati dal cardinale Pizzaballa e dal Centro Giovanni XXIII». Tajani ha poi ringraziato la regina Rania per il sostegno dato dal regno di Giordania a tutte le iniziative umanitarie dell’Italia a Gaza per aiutare le popolazioni civili. «Allo stesso tempo non vogliamo dimenticare i bambini israeliani uccisi, aggrediti, ancora ostaggi dopo la tragedia del 7 ottobre. I bambini israeliani e palestinesi non hanno nulla a che fare con lo scontro tra grandi. Sono soltanto vittime innocenti dell’odio di chi non si rende conto di quanto male si fa colpendo la popolazione civile», ha sottolineato. Tajani ha poi fatto riferimento anche ad altri problemi che investono l’infanzia, come ad esempio la breve aspettativa di vita in Africa e rinnovato l’invito ad un impegno anche in tal senso. Inoltre ha citato il suo impegno per attuare lo Ius Scholae in Italia e gli sforzi del governo per combattere la denatalità in Italia.