Durante la lectio magistralis tenuta nel corso della cerimonia per il conferimento della laurea honoris causa in Scienze delle Pubbliche Amministrazioni, il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha sottolineato a tutti noi il valore e le funzioni delle istituzioni europee, sottolineando che “il principio, interno ed unionale, di buona amministrazione appare paradigmatico del processo di integrazione europea. La sua attuazione ha progressivamente plasmato e conformato gli ordinamenti statali sul versante normativo e amministrativo, senza stravolgere le identità nazionali ma valorizzando i profili comuni delle rispettive culture giuridiche”.
Queste parole, con la loro grande potenza costruttrice, devono ricordare ad ogni cittadino che, l’Unione Europea, è stata istituita con l’obiettivo primario di promuovere la pace, la stabilità e la prosperità tra i Paesi europei. Sin dalla sua fondazione, la stessa, ha svolto un ruolo cruciale nel migliorare l’efficienza degli Stati membri e nel garantire il dialogo e la crescita dei singoli Stati nel continente. Uno dei principali benefici dell’UE è stata la creazione di un mercato unico, che ha eliminato le barriere commerciali tra i Paesi membri, consentendo la libera circolazione di beni, servizi, capitali e persone. Questo ha stimolato la crescita economica, aumentato la competitività e migliorato l’efficienza delle economie nazionali. Inoltre, l’introduzione dell’euro ha semplificato le transazioni economiche e finanziarie, riducendo i costi di cambio e favorendo la stabilità economica. Le istituzioni comunitarie, inoltre, hanno anche svolto un ruolo fondamentale nella promozione della coesione economica e sociale, attraverso politiche e programmi miranti a ridurre le disparità tra le regioni e tra i diversi gruppi sociali. I fondi strutturali e di coesione sono stati strumenti essenziali per finanziare progetti di sviluppo regionale, infrastrutture, ricerca e innovazione, istruzione e formazione. Questi investimenti hanno contribuito a migliorare le condizioni di vita e le opportunità per milioni di cittadini europei. Un altro aspetto importante dell’UE è la sua capacità di garantire la pace e la sicurezza nel continente. Dopo secoli di conflitti e guerre le istituzioni comunitarie hanno rappresentato un progetto di integrazione che ha favorito la cooperazione e la solidarietà tra i Paesi membri.
L’allargamento dell’UE verso l’Europa centrale e orientale ha ulteriormente consolidato la stabilità e la democrazia in queste regioni, contribuendo a prevenire conflitti e a promuovere il rispetto dei diritti umani. È poi stata sviluppata anche una politica estera e di sicurezza comune, che le consente di affrontare le sfide globali e le crisi internazionali in modo più efficace e coordinato. La collaborazione in materia di giustizia e affari interni ha permesso di migliorare la lotta contro la criminalità organizzata, il terrorismo e l’immigrazione irregolare, rafforzando la sicurezza interna dei Paesi membri. L’UE ha anche promosso la sostenibilità ambientale e lo sviluppo sostenibile, attraverso politiche ambiziose in materia di cambiamenti climatici, energia rinnovabile, efficienza energetica e protezione della biodiversità. Questi sforzi hanno contribuito a rendere l’Europa un leader mondiale nella lotta contro il cambiamento climatico e nella promozione di un’economia più sostenibile. Inoltre, l’UE ha svolto un ruolo importante nel promuovere i valori europei di democrazia, stato di diritto, diritti umani e solidarietà. Questi principi sono alla base del progetto europeo e sono stati integrati nei trattati e nella legislazione comunitaria. Inoltre, sono stati istituiti anche dei meccanismi per monitorare e garantire il rispetto di questi valori da parte dei Paesi membri, contribuendo a rafforzare la democrazia e lo stato di diritto nel continente.
Sin dalla sua fondazione ad oggi, l’UE ha promosso la crescita economica, la coesione sociale, la sicurezza, la sostenibilità ambientale e i valori europei, contribuendo a creare un continente più unito, prospero e pacifico. Occorre però che, sulla base di quanto ricordato dal Presidente della Repubblica a Messina, ci si ricordi sempre che “soltanto uniti potranno continuare ad assicurare ai loro cittadini, come avviene da oltre settant’anni, un futuro di pace e di diffuso benessere”.