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domenica 19 Gennaio 2025

Gaza, vicina la svolta per il rilascio degli ostaggi

A Doha, in Qatar, si stanno definendo i termini di un accordo tra Israele e Hamas per giungere ad un cessate il fuoco

A Doha, in Qatar, si stanno definendo i termini di un accordo tra Israele e Hamas per un cessate il fuoco a Gaza e il rilascio degli ostaggi.

Le trattative

Per la prima volta dal novembre 2023, a tenere col fiato sospeso Israele non รจ lโ€™ennesimo passo verso il collasso delle trattative ma un ottimismo contenuto a forza, in attesa dellโ€™annuncio che gli ostaggi questa volta torneranno a casa per davvero. Dopo 15 mesi di prigionia e buio a Gaza. โ€œEsiste una concreta possibilitร  di concludere lโ€™accordo questa settimana, prima che il presidente Joe Biden lasci la Casa Biancaโ€, ha dichiarato il consigliere per la sicurezza Usa Jake Sullivan a Bloomberg. Parole che arrivano dopo una notte cruciale a Doha, dove la svolta nei colloqui sembra essere stata raggiunta con lโ€™incontro tra lโ€™inviato di Trump, Steve Witkoff, il primo ministro del Qatar al Thani e il direttore del Mossad David Barnea.

Le indiscrezioni

Secondo i media israeliani, al-Thani ha incontrato i rappresentanti di Hamas, mentre Witkoff ha parlato con la delegazione israeliana. In entrambi i casi รจ stato detto, come ha riferito la stampa araba, che in caso di mancato accordo tanto Israele che Hamas pagheranno il conto. Intanto, Channel 12 ha riferito che la bozza รจ stata ricevuta da Israele durante la notte e che รจ stata ritenuta ampiamente accettabile. Il documento รจ stato approvato anche dai leader di Hamas allโ€™estero e che la sigla dellโ€™intesa ora dipende esclusivamente dal capo de facto dellโ€™organizzazione terroristica, Muhammed Sinwar, fratello del leader Yahya ucciso dallโ€™Idf ed erede legittimo del terrore a Gaza: โ€œLa decisione che trasformerร  i negoziati in un accordo definitivo รจ nelle sue maniโ€, ha commentato una fonte di alto livello israeliana, molto vicina ai colloqui. Dalla Striscia un comunicato rilanciato su Telegram promette speranza: rivolto ai detenuti palestinesi in Israele, il gruppo li informa che โ€œsono vicini alla liberazioneโ€. A Washington, la Casa Bianca ha fatto sapere che nella mattinata di lunedรฌ il presidente uscente ha avuto un colloquio telefonico con lโ€™emiro del Qatar Tamim bin Hamad Al Thani e che entrambi hanno sottolineato โ€œlโ€™urgente necessitร  di un accordoโ€. Lโ€™emiro inoltre ha incontrato a Doha lโ€™inviato di Biden Brett McGurk e lโ€™inviato di Trump Steve Witkoff. Successivamente ha ricevuto la delegazione di Hamas guidata dal capo negoziatore Khalil a Haya.

I casi umanitari

Una fonte della sicurezza turca ha fatto sapere che il capo dellโ€™intelligence di Ankara, Ibrahim Kalin, ha parlato al telefono con i funzionari dellโ€™ufficio politico di Hamas per discutere dei โ€œprogressi e dello stato attuale dei negoziatiโ€. Insomma, come dire che il pressing su Hamas, sia da parte del Qatar che della Turchia, รจ diventato ancora piรน intenso. Su immaginabile richiesta statunitense. In queste ore drammatiche, la proposta sul tavolo aspetta solo lโ€™ultima risposta. I colloqui si sono concentrati principalmente su un piano in tre fasi, in cui per primi verranno rilasciati i cosiddetti โ€˜casi umanitariโ€™: 33 rapiti tra cui donne, bambini, uomini sopra i 50 anni e malati (tra cui soldati feriti gravemente). In cambio ci sarร  il rilascio di 1.300 terroristi palestinesi detenuti nelle carceri israeliane. Con Israele che ritiene ancora in vita la maggior parte dei 33 sequestrati nella lista. La prima parte dellโ€™accordo prevede un cessate il fuoco di 42 giorni in totale (ma la stima รจ che le fasi possano essere ridotte a due). Il 16mo giorno inizieranno le discussioni sulla seconda parte dellโ€™accordo.

Le attese

Da Gerusalemme, politici di alto livello hanno affermato che la trattativa รจ โ€œin una fase molto avanzataโ€. A questo punto, resta da capire come verrร  gestita una delle richieste di Israele: la sua presenza a Gaza, durante e dopo lโ€™eventuale tregua, con la nuova zona cuscinetto di circa un chilometro e mezzo lungo il confine della Striscia, mentre in precedenza era di 300 metri. Non solo, da parte israeliana รจ stato chiarito senza possibilitร  di discussione che alcuni ergastolani palestinesi di peso non saranno scambiati con gli ostaggi, a cominciare dallโ€™organizzatore dellโ€™Intifada, Marwan Barghouti. In serata il premier israeliano ha incontrato nuovamente il ministro di ultradestra Ben Gvir che, con il collega Bezalel Smotrich, si oppone drasticamente allโ€™accordo. Martedรฌ mattina รจ previsto il nuovo round dei negoziati a Doha. Alle 14.30 Benyamin Netanyahu incontrerร  le famiglie degli ostaggi che sperano arrivi con la notizia dellโ€™accordo.

Fonte: Ansa

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