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Giornata contro la lebbra: un’occasione per scaldare il nostro tiepido cuore

L’incontro con chi è lebbroso è sempre pericoloso, oggi come al tempo di Gesù o di San Francesco, perché ti cambia la vita. Forse, te la salva! Ma a caro prezzo, come insegna una pagina preziosa del vangelo: Gesù guarisce un uomo malato di lebbra e lo inserisce di nuovo in comunità (“va’ a mostrarti al sacerdote e offri per la tua purificazione quello che Mosè ha prescritto, come testimonianza per loro”, Mc 1,44); ma Lui, Gesù, “non poteva più entrare pubblicamente in una città, ma rimaneva fuori, in luoghi deserti, e venivano a lui da ogni parte” (1,45). Il testo è chiaramente simbolico: per includere l’uomo segnato dal male (ciascuno di noi, quindi!), diventa egli stesso l’Escluso. Sempre così, del resto, ha vissuto: da marginale! Nasce fuori Betlemme, “perchè per loro non c’era posto nell’alloggio” (Lc 2,7); muore fuori Gerusalemme, perché la Città santa non venisse contaminata dal sangue…

Ma questa marginalità diventa, per Francesco d’Assisi, vocazione e grazia. “Un giorno gli si parò innanzi un lebbroso: fece violenza a se stesso, gli si avvicinò e lo baciò” (così Tommaso da Celano nella Vita prima: FF n. 348). Lo riconoscerà nel testo capitale del Testamento del 1226: “quando ero nei peccati, mi sembrava cosa troppo amara vedere i lebbrosi; e il Signore stesso mi condusse tra loro e usai con essi misericordia. E allontanandomi da essi, ciò che mi sembrava amaro mi fu cambiato in dolcezza d’animo e di corpo. E di poi, stetti un poco e uscii dal mondo”. E’ la seconda nascita di Francesco: perché “se uno è in Cristo, è una nuova creatura; le cose vecchie sono passate; ecco, ne sono nate di nuove” (2 Cor 5,17).

Chi è malato guarisce solo se qualcuno lo abbraccia. Oggi, però, abbracciare chi è malato di lebbra (malattia dimenticata, ma in aumento: i dati del 2023 ci dicono che il numero delle persone diagnosticate nel mondo è aumentato del 5% rispetto all’anno prima, da 174.087 a 182.815 ) significa lottare contro le cause e gli effetti della lebbra: contro la povertà e condizioni igienico/sanitarie degradate, da un lato; e contro l’emarginazione che rende “invisibili”, dall’altro. Significa, quindi, conoscere e diventare consapevoli; perché è comodo far finta di non sapere e far tutti il don Abbondio…ma in questo modo tradiamo la giustizia e perdiamo noi stessi, diventando “lebbrosi dentro”;  certo così non si diventa “una nuova creatura” secondo il sogno di Dio, e si rimane come la Chiesa di Laodicea, rimproverata da Dio per non essere “nè fredda nè calda”, ma “tiepida” (cfr. Ap 3,15-16).

Per questo, la Giornata mondiale contro la lebbra, istituita da Rauol Follereau nel 1954, e celebrata in Italia con grande cura grazie all’AIFO, non è una delle tante celebrazioni annuali che rischiano di ripetersi stancamente, ma può e deve diventare occasione per scaldare il nostro cuore tiepido e informarci e impegnarci contro la malattia e la povertà! Imparando da Francesco, discepolo di Gesù, che dopo quel bacio divenne davvero un’altra persona…

Mi piace chiudere ricordando (e consigliando!) un vecchio, bellissimo film di Damiano Damiani, L’inchiesta. L’imperatore Tiberio, ritenendo impossibile la risurrezione di Gesù, invia in Giudea Tito Valerio Tauro per indagare. Dopo alterne vicende, Tauro incontra Maria di Magdala, che nel deserto fuori Gerusalemme, con altri discepoli e discepole, si era messa ad accogliere e curare alcuni malati di lebbra. E allora capisce: perché soltanto nella forza che le veniva dalla Risurrezione del Maestro (nello Spirito del Risorto!) Maria poteva fare quanto stava facendo! Lei come Francesco: “una nuova creatura”, risorta col Risorto…

Non solo però per Maria, ma per tutti è la parola del vangelo: “venite, benedetti. Perché non lo sapevate, ma ero io il malato, il lebbroso, il carcerato che, con tenerezza, avete amato” (cfr. Mt 25, 34-40). Perchè per tutti è la chiamata a diventare creature nuove e l’incontro con chi è malato ce ne dà -gratis e a caro prezzo! – la possibilità. Non coglierla, sarebbe un vero peccato!

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