Papa Francesco si è affacciato alla finestra dello studio nel Palazzo Apostolico Vaticano e ha recitato l’Angelus con i fedeli ed i pellegrini presenti in Piazza San Pietro.
Le parole del Santo Padre
La festa del Battesimo di Gesù, che oggi celebriamo, chiude il tempo natalizio con la manifestazione del Signore presso il fiume Giordano. Sullo sfondo della scena evangelica c’è il popolo in attesa, da cui emerge la figura di Gesù che si unisce ad esso nel ricevere il battesimo per il perdono dei peccati. Mi piace ricordare le parole di un inno della liturgia che ho già citato altre volte e che rende molto bene l’atteggiamento di umiltà con il quale la gente andava a farsi battezzare da Giovanni: “con l’anima nuda e i piedi nudi”. E quando anche Gesù riceve il battesimo avviene l’Epifania di Dio, che non solo rivela il suo volto nel Figlio, ma fa anche sentire la sua voce che dice: «Tu sei il Figlio mio, l’amato: in te ho posto il mio compiacimento». Il volto e la voce. Soffermiamoci su queste due caratteristiche umane che Dio fa proprie.
Entrare in comunione con l’umanità
Prima di tutto il volto. Nel rivelarsi attraverso il Figlio, Dio stabilisce un luogo privilegiato per entrare in dialogo e in comunione con l’umanità. È nel volto del Figlio amato che noi conosciamo chi è veramente Dio; ed è nel volto del Figlio amato che possiamo intravedere anche i nostri lineamenti, scoprirci anche noi figli del Padre e riconoscere la sua presenza nelle sorelle e nei fratelli. In secondo luogo, il Padre fa udire la sua voce dicendo: «Tu sei il Figlio mio, l’amato».
Ascoltare la voce di Dio
La festa di oggi ci fa contemplare il volto e la voce di Dio, che si manifestano nell’umanità di Gesù. E allora chiediamoci: ci sentiamo amati e accompagnati da Dio o pensiamo che sia distante da noi? Siamo capaci di riconoscere il suo volto in Gesù e nei fratelli? Ascoltiamo la sua voce? E approfittiamo anche per chiederci: ci ricordiamo la data del nostro battesimo? È un giorno importante, da fissare nel nostro cuore: è il giorno in cui siamo rinati alla vita nuova, inseriti nel mistero di Cristo e della Chiesa. Affidiamoci alla Vergine Maria, invocando da Lei l’aiuto per saper vivere da figli amati.
La conclusione
Il Santo Padre, infine, ha ricordato la sua vicinanza alle vittime degli incendi di Los Angeles. E ancora la beatificazione avvenuta oggi in San Giovanni in Laterano di don Giovanni Merlini e l’importanza di pregare per la pace.