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Come nacque la benedizione “Urbi et Orbi”

A Natale, a mezzogiorno, come avviene ormai da qualche anno a questa parte il Papa s’affaccia dalla Loggia centrale della basilica vaticana e impartisce in latino, a tutti i presenti sulla piazza, la benedizione “Urbi et Orbi”, è la forma più solenne di benedizione apostolica nella Chiesa cattolica ed è riservata esclusivamente al Papa. Ma com’è nata l’usanza di impartire questa speciale benedizione alla città di Roma e al mondo?

Infatti, “Urbi”, significa “alla città”, riferendosi specificamente a Roma, la città eterna e sede della Chiesa Cattolica, mentre Orbi, che significa “al mondo“, indicando che la benedizione si estende a tutti i popoli e le nazioni della Terra.

Oltre che nel giorno di Natale e in quello di Pasqua, la benedizione apostolica “Urbi et Orbi” viene impartita anche dal pontefice come prima benedizione subito dopo la propria elezione a Papa. Questa benedizione è annessa all’indulgenza plenaria, la quale costituisce la remissione di tutte le pene dovute ai peccati commessi per i fedeli in piazza San Pietro e per tutti coloro che la ricevono tramite i vari mezzi di comunicazione. Il rito della benedizione papale Urbi et Orbi si sviluppò nel XIII secolo durante il pontificato di Gregorio X (1271- 1276).

Nel lontano passato il pontefice impartiva questa benedizione in determinate circostanze, sempre affacciandosi dalla Loggia centrale della facciata nella basilica di S. Pietro il Giovedì Santo e la domenica di Pasqua e nella solennità dei Santi Pietro e Paolo, mentre dalla basilica di S. Giovanni in Laterano il giorno dell’Ascensione e nell’occasione della sua intronizzazione come vescovo di Roma, e anche dalla loggia della basilica di S. Maria Maggiore il giorno dell’Assunzione. Nell’Anno Santo del 1650 Papa Innocenzo X (1644-1655) s’affacciò il giorno dell’Epifania, a Pentecoste e la festa di tutti i Santi, dal “Palazzo del Quirinale” che dal 1500 al 1800 è stato sede del papato. C’è da ricordare che nel corso della sua incoronazione a pontefice, per la prima volta, venne illuminata la grandiosa cupola di S. Pietro. Dopo l’unità d’Italia del 1870 e la fine del potere temporale, la benedizione venne impartita sempre dalla Loggia centrale della basilica vaticana.

Con la firma dei “Patti Lateranensi”, tra la Santa Sede e lo Stato italiano, avvenuta l’11 febbraio del 1929, a Natale e a Pasqua, sul sagrato della Basilica di S. Pietro, le bande musicali della Gendarmeria pontificia e dell’Arma dei Carabinieri eseguono gli inni nazionali: quindi dopo il saluto della Guardia Svizzera pontificia e dalla rappresentanza delle forze armate italiane, il Papa pronuncia il discorso che precede la benedizione “Urbi et Orbi”. Questo particolare rito è preceduto dall’annuncio dell’indulgenza, e viene fatto di solito in lingua italiana dal cardinale protodiacono.

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