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Il Natale per gli ultimi di Progetto Arca tra solidarietà e speranza

L'esperienza di solidarietà messa in atto da "Progetto Arca" in occasione del Santo Natale raccontata a Interris.it da Alice Giannitrapani, responsabile dei volontari della fondazione

I dati Istat ci dicono che, le persone senza fissa dimora in Italia, iscritte all’anagrafe, sono quasi centomila. Il 38% è rappresentato da cittadini stranieri: oltre la metà provengono da Paesi africani, il 22% è di cittadinanza europea e, il 17%, di origine asiatica. Essi hanno un’età media di 41,6 anni: per gli italiani è più alta (45,5 anni) mentre per gli stranieri, che rappresentano oltre il 50% dei senza dimora sotto i 34 anni, si abbassa a 35,2 anni. Da oltre trent’anni, Progetto Arca, è al loro fianco per dare loro supporto e un pasto caldo, anche e soprattutto nel Santo Natale che ci apprestiamo a vivere.

Il valore della prossimità

Progetto Arca, in ossequio ai suoi valori fondativi di vicinanza e altruismo, nella settimana che precede il giorno di Natale ha organizzato una festa diffusa e dedicata agli ultimi in diverse città italiane. Interris.it, in merito a questa esperienza di inclusione e prossimità, ha intervistato Alice Giannitrapani, responsabile dei volontari di Fondazione Progetto Arca.

Giusti
Foto di Tim Marshall su Unsplash

L’intervista

Giannitrapani, come si connota l’azione di progetto Arca nelle festività natalizie che ci apprestiamo a vivere?

“In questi giorni dove, tutti noi, ci apprestiamo a stare insieme e a festeggiare, ‘Progetto Arca’ vuole portare un po’ di gioia anche a coloro che, purtroppo, si trovano a vivere in strada. Da sempre, siamo al fianco delle persone più fragili e vogliamo esserlo anche in questi giorni, attraverso delle cene e dei menu speciali, pensate appositamente per il Natale e portando loro dei doni.”

Che caratteristiche avrà l’operato dei volontari in questi giorni?

“I nostri volontari, da oltre un mese, stanno svolgendo un’opera eccezionale, impacchettando doni da giorni e giorni al fine di portare un pensiero a chi si trova in difficoltà. In tutta Italia, i volontari, sono oltre seicento e danno una mano in molteplici settori. A Milano, ieri sera, si è tenuta una cena seduta in cui, come lo scorso anno, abbiamo dato l’opportunità di trovare una dimensione di vicinanza, stando tutti insieme seduti attorno a un tavolo.”

Progetto Arca ha recentemente festeggiato i trent’anni di attività al fianco delle persone più fragili. Quali sono i vostri desideri per il futuro?

“Noi, da sempre, cerchiamo di essere presenti laddove capiamo la presenza di un bisogno e, ad esempio, in strada lo facciamo da molti anni e, allo stato attuale, stiamo imparando a conoscere delle povertà diverse, come quella di coloro che hanno una casa ma, a causa delle difficoltà economiche, hanno delle problematiche a recuperare i pasti. Alla luce di ciò, in questi anni, ci siamo impegnati sul fronte del bisogno alimentare, aprendo dei market solidali nelle grandi città. L’obiettivo, quindi, è quello di ampliare sempre di più il nostro sguardo per cercare di essere sempre più vicini laddove serve.”

In che modo, chi lo desidera, può aiutare la vostra azione di prossimità?

“Chi lo desidera, può aiutare la nostra azione in diversi modi. All’interno del nostro sito c’è un’apposita sezione denominata ‘che cosa puoi fare tu’, nella quale c’è la possibilità di candidarsi come volontario per dare una mano nei diversi ambiti possibili. Invece, per coloro che non hanno tempo ma desiderano fare un gesto concreto di prossimità, sono indicate le altre possibili modalità per sostenerci.”

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