All’ultimo respiro, al secondo minuto di recupero, la Juventus riprende una partita complicatissima: allo Stadium, contro il Bologna, è 2-2, dopo che i bolognesi si erano portati sul doppio vantaggio, con una Juve a tratti impalpabile, ma che nel finale ha trovato lo smalto per riprenderla. Ndoye e Pobega illudono i rossoblù, Koopmeiners e Mbangula fanno esplodere lo Stadium e regalano una notte meno amara per il grande ex Thiago Motta.
Sblocca Ndoye
Tanto Bologna e poca Juve nel corso della prima frazione dello Stadium. E’ proprio la squadra di Vincenzo Italiano ad approcciare meglio alla gara, pochi minuti e Ndoye colpisce il palo. La palla ce l’ha sempre la squadra rossoblù che concede poco ai bianconeri di Motta. Per i bianconeri, dopo una manciata di minuti, arriva anche la tegola Cambiaso che mette il piede sulla conclusione di Ndoye, distorsione della caviglia. Cambiaso ci prova, stringe i denti pur di restare in campo, ma non ce la fa e costringe Motta al cambio, dentro il giovane Rouhi. Il Bologna continua a fare la partita, spinge con grande decisione, gioco armonico e arioso e alla mezz’ora la sblocca. Guarda caso proprio con Ndoye, il suo uomo migliore che finalizza con una conclusione che non dà scampo a Perin. Terzo gol consecutivo per lo svizzero. Vantaggio meritato quello del Bologna, per volume di gioco e occasioni create, contro una Juventus incapace di rispondere al team di Italiano sul piano del gioco. Solo nel finale, Vlahovic viene lanciato nello spazio, ci pensa Skorupski a salvare la porta bolognese. E al rientro negli spogliatoi, fischi per i bianconeri che non hanno mai dato l’impressione di poter far male ad un Bologna ben organizzato.
Raddoppia Pobega
La ripresa comincia con il Bologna che continua a fare la partita, mettendo in difficoltà i bianconeri. Thiago Motta è visibilmente nervoso in panchina, e quando Rouhi commette fallo dopo una palla persa da Locatelli, prima protesta, poi lancia il pallone all’arbitro e si prende il rosso. La Juve non c’è proprio, il Bologna se ne accorge e continua a disegnare calcio. E a stretto giro arriva il raddoppio: tacco di Castro che apre alla fuga di Pobega che si presenta solo davanti a Perin e lo infila con un tocco morbido: 2-0 Bologna.
La riapre Koopmeiners
La partita si innervosisce, o meglio ad innervosirsi sono i giocatori della Juventus che non riescono a trovare il bandolo della matassa. Il Bologna sembra in controllo, ma d’improvviso si accende la Juve. Conceicao apre per Danilo che sfonda a destra e mette in mezzo dove arriva a rimorchio Koopmeiners che sotto misura fa 1-2. E la partita si riapre, con i bianconeri che inseriscono Yildiz e Thuram per dare maggior peso alla prima linea al posto di Locatelli e Fagioli, impalpabili. Adesso è la Juve a spingere, con il Bologna che fatica a rendersi pericoloso. Ci prova Dominguez, ma Perin risponde in due tempi. Ultimi cambi, dentro Mbangula e Savona nella Juve per Gatti e Weah, mentre il Bologna inserisce Moro, Posch e Illing Junior al posto di Pobega, Dominguez e Castro. Mbangula cade in area dopo un contatto con Holm, Marchetti dice che non c’è fallo. Finale all’arma bianca, con la Juve a provarci, Bologna a chiudere gli spazi. Ma in pieno recupero, la Juve la riprende. Ripartenza veloce di Vlahovic che sfonda e mette in mezzo per Mbangula che la piazza all’incrocio dei pali con un gol pazzesco. E finisce qui, con tanto carattere bianconero nel finale che è valso un pari d’oro per morale e classifica.