La più bella Roma della stagione, torna da Londra con un punto d’oro, per carattere e prestazione. Col Tottenham finisce 2-2, ma è un risultato bugiardo per quello che hanno fatto vedere i giallorossi. Di sicuro, però, un segnale importante, e soprattutto una grande prestazione. Tenace e caparbia come il suo allenatore. La Roma esprime a Londra un volto diverso, reagisce al gol a freddo subito su calcio di rigore dopo due giri di lancette per un fallo di Hummels: dal dischetto la freddezza di Son per il vantaggio degli Spurs. Ma la Roma è brava a riprenderla. Il 3-4-2-1 di Ranieri ha dato i suoi frutti, Dybala in cabina di regia ha illuminato la manovra romanista e il pari firmato di testa da Ndicka, ne è stata la logica conseguenza. La Roma ha continuato ad attaccare, mostrando un volto che nessuno conosceva. El Shaarawy, al termine di un’azione tutta di prima, trova anche il gol del vantaggio, ma la gioia del gol dura pochi attimi, il tempo di constatare al monitor che il Faraone era in leggera posizione di fuorigioco. La Roma ha continuato ad attaccare e per venti minuti ha tenuto in scacco gli inglesi. La migliore prova dei giallorossi in tutta la stagione, se vogliamo inattesa. Un vantaggio che la Roma avrebbe meritato, ma con il passare dei minuti la formazione inglese ha ripreso a girare appieno e Svilar è stato costretto agli straordinari, salvando su Sarr. Di lì a poco, il nuovo vantaggio del Tottenham con Kulusevski che in velocità è sfrecciato davanti a Hummels in velocità e recapitare a Johnson il tocco per il 2-1. La Foma ha accusato il colpo e per poco gli inglesi non hanno centrato il terzo gol, ma anche stavolta bravo Svilar. La Roma fa la partita nella ripresa, giocando con grande determinazione e incisività: altri due gol annullati in rapida successione per offside millimetrici, prima a Konè poi a Dovbyk, mentre Angeliño ha fatto vibrare la traversa. Sfortunata la formazione di Ranieri che avrebbe meritato molto di più. I giallorossi continuano ad attaccare come non hanno fatto mai in questa stagione, ma manca un po’ di qualità nell’ultimo passaggio. Ultimi venti minuti nella metà campo inglese, Mancini in mezza girata fa gridare al gol che però arriva a stretto giro, con Mats Hummels che sottomisura fa esplodere il settore romanista. Un 2-2 meritato, poteva anche vincere, ma di questi tempi, è un pari che fa soprattutto morale e capire che il lavoro di Ranieri è sulla strada giusta.
Lazio inchiodata dal Ludogorets
Dopo quattro vittorie consecutive, la Lazio sbatte sul muro del Ludogorets che esce dall’Olimpico con un punto prezioso quanto inaspettato. Lazio costretta ad arrotare i bulloni contro una formazione che ha pensato solo a difendersi, atteggiamento che alla fine ha logorato la squadra di Marco Baroni che ha tenuto palla facendola però girare lentamente, quindi facile preda della difesa avversaria. Pochi squilli, ma clamoroso errore arbitrale a quindici dalla fine quando non è stato punito con il calcio di rigore per un fallo di Marcus su Isaksen. Poteva e doveva essere l’episodio per vincere la partita. Alla fine è stato 0-0 con tanto rammarico.
Fiorentina da urlo
Vince con merito la Fiorentina che batte il Pafos al Franchi (3-2) e si pone tra le prime otto della classifica di Conference. Viola facili sul 2-0 (gol di Kouame e autorete di Goldar), accorcia nella ripresa De Macedo, prima del 3-1 di Martinez Quarta. Allo scadere accorcia il Pafos con Jaja, ma alla fine è 3-2 per i Viola che volano in classifica.