Stress test, verifica, momento della verità: il Giubileo (con decine di milioni di visitatori) mette alla prova la ricettività del sistema turistico italiano. A un mese dall’apertura della Porta Santa, piovono richieste di ogni genere alle strutture religiose e no-profit di Roma che si sono messe a disposizione per l’accoglienza dei pellegrini. L’Associazione Ospitalità Religiosa Italiana rappresenta questa particolare categoria ricettiva. E per venire incontro alle esigenze di quanti arriveranno nella capitale, ha pubblicato un vademecum in dieci lingue con le “istruzioni per l’uso” per i pellegrini. In modo che prenotazioni, attività e permanenza siano le più agevoli possibile. Oltre all’italiano e alle principali lingue internazionali (inglese, francese, tedesco, spagnolo e portoghese), sono state aggiunti i documenti anche in polacco, croato, ceco e filippino. Così da coprire un più ampio spettro dei viaggiatori in arrivo. Sui documenti, che verranno via via implementati con nuove informazioni, sono già contenute le indicazioni per trovare un alloggio. Per consultare il calendario degli eventi. Per richiedere la Carta del Pellegrino. Per prenotare la partecipazione agli eventi. Per noleggiare un’auto a tariffe convenzionate. La consultazione gratuita delle informazioni è possibile sul sito ospitalitareligiosa.it nella sezione Giubileo, in cui scegliere la lingua preferita e accedere poi a tutti i servizi. Afferma Fabio Rocchi, presidente dell’Associazione Ospitalità Religiosa Italiana: “Le pre-condizioni di accesso all’anno giubilare sono essenziali per consentire ai pellegrini di programmare per tempo un momento così importante di riaffermazione della propria fede. Proponendo un supporto logistico in grado di creare le necessarie condizioni di serenità”.
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Effetto Giubileo
Dal Giubileo all’Intelligenza artificiale, dalla qualità dei servizi alla crescita e alla sostenibilità. Sono alcune delle sfide al centro del Forum internazionale del turismo che si è svolto a Firenze, con la presenza della ministra del Turismo Daniela Santanché. L’evento ha preceduto il primo G7 dedicato al settore turistico che si è svolto nel capoluogo toscano. Hanno partecipato al meeting assessori regionali, associazioni di categoria, imprese, startup, sindaci e istituzioni. Al termine è stato sottoscritto un “Patto per il Turismo”. Si tratta del documento programmatico con cui il ministero del Turismo, Enit, le Regioni e le associazioni, hanno rinnovato l’impegno di una cooperazione sinergica. Orientata a gestire e vincere le sfide presenti e future del settore. Un concetto, quello della necessità del percorso comune e del fare squadra, più volte ribadito dalla ministra. Perché “abbiamo una grande sfida. I dati ci dicono che il turismo impatta, in maniera diretta e indiretta, circa il 18% del Pil, e anche per il 2024. Pur venendo da un 2023 meraviglioso, i numeri confermano una stagione con un 2% in più e una spesa pro capite che cresce“.
Valore aggiunto
I dati elaborati dall’Università di Roma Tor Vergata attestano una spesa turistica record pari a 155 miliardi di euro. Nel 2023 il comparto ha generato un valore aggiunto di 368 miliardi di euro, pari a circa il 18% del Pil considerando il valore economico diretto e indiretto. In particolare, la spesa turistica nazionale ha un effetto moltiplicatore di 2,5, generando un valore aggiunto complessivo di 250 miliardi di euro, pari al 12% del Pil. Laddove, invece, la spesa turistica internazionale ha un effetto moltiplicatore di 1,65, determinando un aumento pari al 6% del Pil. “Dobbiamo lavorare tutti nella stessa direzione. E dobbiamo capire anche comportarci con le nuove tecnologie e l’Intelligenza artificiale – ha sottolineato Santanchè-. Per questo ci dobbiamo confrontare“. Alla vigilia del G7 del turismo si sono confrontati gli operatori del settore e le istituzioni. “Il turismo non è di destra né di sinistra, la squadra deve essere coesa- ha sottolineato Daniela Santanché-. Per il turismo l’Italia deve essere sempre di più una nazione di qualità e non di quantità. Quindi bisogna lavorare su quella che è la vera sfida del turismo che è la qualità dei servizi”. Ma, ha avvertito, “smettiamola di parlare di overtourism: non è che ci sono troppi turisti, dobbiamo imparare a gestire i flussi”. Poi le sfide del turismo declinate attraverso dieci panel di discussione che si sono articolati nel corso del Forum.
Giubileo come opportunità
Tra i temi principali il Giubileo che, come ha ricordato il sindaco di Roma Roberto Gualtieri “porterà in città 30-35 milioni di pellegrini, una sfida e un’opportunità per Roma e per tutta l’Italia”. “Mi sento sereno sul fatto che faremo un bel lavoro di squadra, perché questo è il successo di tutti“, ha detto Francesco Rocca, presidente della Regione Lazio. “Il Giubileo è un evento unico, viene ogni 25 anni, è bene che ci si prepari a questo. Però è anche un evento dopo il quale si lascia in eredità qualcosa di bello”, ha sottolineato l’arcivescovo Rino Fisichella, responsabile del Giubileo 2025